Buongiorno a tutti.
Ecco i risultati della «3a Tappa B&N» del «33° Gran Premio Fotografico Fincantieri-Wärtsilä».
Ci complimentiamo con tutti i Partecipanti e rinnoviamo i più sinceri ringraziamenti ai giudici di serata: Tullio Fragiacomo, John Gubertini e Fulvio Merlak.
1a Classificata – DONDINI TADDEI Lia “Gioco del Kupkari (Uzbekistan)”
Kupkari, o “Acchiappa la capra”, è il nome di un antico gioco equestre molto popolare in Uzbekistan, praticato in occasione di festività o di speciali ricorrenze primaverili e autunnali. Il giorno prestabilito, decine di abili cavalieri si allineano sul bordo di una spianata molto vasta. La gara ha inizio quando un anziano del villaggio lascia cadere la carcassa di una capra, oppure di una pecora, al centro di un cerchio, segnalando così l’avvio della competizione. A quel punto iniziano gli impetuosi assalti dei cavalieri, tutti contro tutti, con un unico obiettivo, che è quello di riuscire a impadronirsi della carcassa dell’animale e di riuscire a portarla in uno spazio predefinito. Di solito, in premio ci sono somme di denaro oppure beni di consumo, ma anche il riconoscimento del valore del vincitore. Brava l’Autrice ad essere riuscita a cogliere un momento cruciale della gara, testimoniando, con uno scatto ben composto e bilanciato, tutta la veemenza dell’azione, il coraggio dei contendenti e lo sforzo impietoso dei cavalli lanciati al galoppo.
2° Classificato – STAUBMANN Giancarlo
Una scena di vita quotidiana resa affascinante dall’abile gestione del bianco e nero da parte del fotografo, che ha saputo cogliere un accattivante riflesso nello specchio d’acqua; un effetto che ci regala una distorsione del reale, quasi a raccontarci di una dimensione parallela. Immagine affascinante, elegante e d’immediato impatto, che cattura subito l’attenzione.
3a Classificata – AGOLINI Renata
Raffinata immagine che ci racconta, in forma poetica, di un cammino. I toni scelti per la scena sfocata del secondo piano ci riportano all’andamento malinconico dell’ignaro passante. Il tocco di natura invernale, in primo piano, impreziosisce questa testimonianza sia sotto il punto di vista grafico, sia a livello emotivo. I periodi più tristi e la stagione più fredda passano e si può trovare il bello delle cose anche in questi momenti; perché tutto serve. Questa immagine ci conduce proprio in quella condizione con tanta delicatezza.
4° Classificato – SCRIMALI Furio
Chi frequenta i sentieri di montagna sa bene quanto mutevoli siano le condizioni metereologiche e quanto rapidamente queste possano mutare. Il viandante non può che stupirsi di ogni cambiamento, delle nuvole improvvise, del sole che cerca spiragli attraverso i quali inondare con i suoi raggi la terra e le rocce. L’immagine, in netto controluce, è sostenuta dalla chiesetta (credo) ripresa dal lato dell’apside e dalla presenza di una persona in primo piano, quasi del tutto in silhouette. È il modo migliore per poter lasciar immaginare chiunque al suo posto: le storie nascono così. Il contenuto che, però, indebolisce leggermente l’immagine è la figura sulla destra della quale non riusciamo a intuire l’azione.
5a Classificata – PAOLI Marisa
Di primo acchito, questa immagine ci può riportare alla mente una certa fotografia americana degli anni ’30 e ‘40 del secolo scorso (in primis Arthur Rothstein, Walker Evans, Marion Post Wolcott e Dorothea Lange). Il punto di ripresa, l’ambientazione, una certa distanza comunicativa fra il fotografo e la scena stessa (nel caso specifico la gestualità della fanciulla), sono accompagnati dal gattino che, con tipica flemma felina, attraversa il fotogramma. Il contesto accompagna l’esplorazione della fotografia con facilità e libertà d’interpretazione. Il bianco e nero, oggettivamente, fa la differenza.
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