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Nel corso degli anni la Sezione FOTOGRAFIA del Circolo Fincantieri – Wärtsilä ha organizzato “infinite” serate con Autori di Fotografia, Critici, Storici.
Dai grandi Maestri della fotografia a giovani talenti, sia in ambito amatoriale che professionale.

Il circolo ha sempre creduto e basato il suo già ricco programma delle attività sulla Cultura, sulla Storia della fotografia, sulle evoluzioni del linguaggio. Queste Serate d’Autore sono un modo per onorare questi intenti.

“Che bell’inganno sei anima mia” – Mostra di Maurizio ZAFRET

Le fotografie di Maurizio Zafret tornano al Circolo Fincantieri-Wärtsilä e saranno in visione per un mese dal 20 gennaio.

L’autore sembra voler offrire una sequenza di riflessioni ed emozioni dedicate ad una precisa umanità, che vive quotidianamente incastrata e appesantita in un sistema alimentato dall’inganno della felicità e del “tutto va bene”. Ma l’obbiettivo di Maurizio rimane aperto su un orizzonte di possibilità che al contrario sembra chiudersi. Il titolo della mostra è appunto “Che bell’inganno sei anima mia” tratto da “Anime Salve” di Fabrizio De Andrè.

Gli scenari umani, dai quali sono attinte le foto, sono ancora quelli della strada e ogni personaggio si sposa ad un preciso senso o inganno e le foto assomigliano sempre più ad una pennellata che ad uno scatto. Sarà una proiezione ad aprire la mostra di Maurizio Zafret “If“: una raccolta visiva e in parte un racconto dei suoi lavori in collaborazione con Corrado Bacichi, Raffaella Dal Vi, Walter Lotto.

Raffaella DAL VI

 

Fotografie di Renata Deganello

Serata con Marco Urso

Inaugurata questa sera la mostra di Marco URSO dal titolo “La mia Wildlife“.

Presente l’autore che ha descritto aneddoti e “dietro le quinte” delle foto a tema naturalistico esposte nella Sala Fenice del Circolo.

La rassegna sarà visitabile fino all’11 dicembre 2015 dalle 10.00 alle 11.30 e dalle 17.00 alle 19.00 da lunedì a venerdì.

Marco URSO sarà inoltre presente giovedì 19 novembre all’Hotel Savoia (Sala Imperatore) alle 18.00 per una fotoconferenza (evento organizzato dal negozio Attualfoto di Trieste).

Il 12 e il 13 dicembre, invece, sarà di nuovo a Trieste per due Workshop, organizzati nuovamente da Attualfoto, dal titolo “Reportage di viaggio” e “Fotografia naturalistica”.

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Marco URSO

Marco inizia a fotografare da adolescente con una modesta macchina a telemetro. Sviluppa e stampa da solo e vince il suo primo concorso all’età di diciannove anni con un reportage su Venezia.

Dopo gli studi di Medicina e Chirurgia e un’esperienza di quasi un anno all’Istituto Nazionale di Cardiologia di Città del Messico, tornato in Italia, accetta un lavoro che credeva transitorio e che poi invece diventerà la sua professione per quasi trent’anni: diventa il direttore generale di un importante tour operator internazionale e a venticinque anni anche il più giovane dirigente in Lombardia.

La sua vita cambia completamente. Studia materie nuove, sostituisce le nozioni di fisiologia con quelle di macroeconomia, e al posto della farmacologia e della clinica medica si trova ad affrontare la gestione dei budget, le sfide delle risorse umane e prova sulla sua pelle l’ansia dei risultati commerciali.

Fonda e gestisce due riviste, un’associazione culturale dedicata ai viaggi e per un periodo è stato il responsabile del comitato nazionale FIAVET per i giovani viaggiatori. Sono trent’anni di opportunità e successi, di continue sfide che lo portano in giro per il mondo, ma con ritmi troppo frenetici perché possa cogliere l’essenza delle cose decide di cambiare vita e lascia una carriera all’apice, tanti privilegi e comodità e inizia una vita più semplice, ma immensamente più ricca e con più spazio per gli interessi personali, tra cui la fotografia.

Marco è un “Wildlife and Travel photographer”, ovvero dedica i propri scatti a soggetti di reportage di viaggio e di natura. I due ambiti, fotograficamente parlando, hanno molto in comune, chiedendo entrambi una sintesi di tecnica, repentina visione fotografica e specchio di uno stato interiore.

Per Marco le nozioni dei suoi studi e l’esperienza professionale riaffiorano, congiunte, nell’interesse per l’uomo e le sue diverse culture e per il comportamento delle specie in natura. Curiosità, ma anche studio e conseguente voglia di approfondimento, ripresa fotografica e impegno per la salvaguardia della natura e delle sue immense bellezze.

Marco dedica particolare attenzione alla luce in ripresa, alla composizione come narrazione di una storia e ai suoi lavori applica solo una minima postproduzione.

Le sue foto sono state utilizzate per libri di natura e viaggi in tutto il mondo e sono state pubblicate da riviste come National Geographic, Nature Images, Nature Best, Outdoor Photographer, Asferico, Natura e Oasis, Go Nordic.

E’ stato vincitore o finalista in vari concorsi nazionali e internazionali, come quello del National Geographic,Wildlife Photographer of the Year, Travel Photographer of the Year, European Wildlife Photographer of the Year, Hasselblad Awards, Nature Best, Outdoor Photographer of the Year, Campionato Italiano di Fotografia Naturalistica, Glanzlichter.

Solo negli ultimi due anni ha vinto più di cento premi a livello nazionale ed internazionale ed è stato insignito delle medaglia d’oro o d’argento delle più importanti associazioni fotografiche internazionali come la Royal Photographic Society, la Photographic Society of America la Federazione Fotografica Tedesca, Scandinava,Olandese, Canadese e di Singapore.

Le sue foto sono state esposte a Washington, Londra, Colonia, Singapore, San Pietroburgo e Mosca.

Ha visitato e viaggiato in settantaquattro paesi. Scrive e pubblica articoli e servizi sulle riviste Oasis, Natura, Asferico. Image Mag, ed in lingua inglese e tedesca, sul magazine Go Nordic.

E’ socio del Circolo Fotografico Milanese . Fa parte della FIAF, della FIAP, dell’AFNI, di cui è il delegato per la Lombardia e del GDT tedesco. E’ un X-PHOTOGRAPHER Fuji.

Nel 2014 è entrato a far parte della Squadra Nazionale Italiana di Fotografia Naturalistica che ha poi vinto la medaglia d’oro ai campionati mondiali e nel 2015 di quella di Reportage vincendo, anche in questa, la medaglia d’oro.

 

Informazioni tratte dal sito http://www.compagnidiviaggio.com/wp/

e dal sito http://www.photoxplorica.com/

Il diario di Valentina

Mostra fotografica presso la Sala Fenice del Circolo, dal 14 ottobre al 13 novembre 2015

Il diario di Valentina

Personale di Juan Arias Gonano

Il soggetto della mostra è ispirato al famoso personaggio del mondo del fumetto italiano, Valentina, del grande disegnatore Guido Crepax. Mediata dallo sguardo e dalla sensibilità degli scatti di Juan Arias Gonano, l’eroina si materializza fisicamente in una ragazza vera “in carne ed ossa”. Valentina (questo l’effettivo nome della modella fotografata), racconta una storia espressa attraverso la gestualità corporale che manifesta stati d’animo, desideri e suggestioni surreali, in una serie di fotografie a colori, bianco e nero e a sorprendenti elaborazioni grafiche.

Le location di questo progetto foto-grafico si trovano a Gorizia e a Nova Gorica, luoghi che compaiono all’interno delle immagini quali scenografie che rafforzano il contenuto espressivo e concettuale. Le immagini sono rese con un uso calibrato delle gamme di colore, con un sapiente utilizzo della luce e con notevoli qualità di sfumature nei passaggi chiaroscurali. Nelle grafiche Juan rende “fumettistica” la tecnica fotografica avvicinandosi al capolavoro di Crepax, “Diario di Valentina”, da un’altra ottica, molto personale.


Foto di Renata Deganello

 

Juan Arias Gonano

Nato in Argentina nel 1970, laureato in Belle Arti, artista plastico, restauratore e insegnante, Juan Arias Gonano prosegue gli studi in Italia avvicinando diverse tecniche e materie teoriche dell’ampio e diversificato mondo dell’arte; nel campo della fotografia inizia la sua ricerca personale già all’Università di Rosario in Argentina, sotto la direzione del Prof. Bras, e la prosegue in Italia al CRAF, Centro di Ricerca ed Archiviazione della Fotografia, in collaborazione con diverse e prestigiose istituzioni internazionali che gli permettono di studiare e di conoscere persone di fama internazionale: Charles Henry Favrod, Italo Zanier, Silvia Berselli, Michael Jacob, Michael Gray, Nora Kennedy, Anne e Henry Cartier Bresson. Nel 1997 inizia la sua esperienza professionale nel Museo, nella Stamperia d’arte e nei Laboratori fotografici della Fratelli Alinari di Firenze, sotto la guida di George Tatge, occupandosi di stamperia, di restauro, digitalizzazione ed archiviazione della fotografia. La sua ricerca espressiva lo porta a interessarsi dell’estetica della rovina, come manifestazione della società contemporanea, al nudo artistico femminile sotto un profilo quasi scultoreo della donna nel ambito della vita quotidiana. Dal 1992 al 2000 espone pubblicamente i suoi lavori in Argentina e in Italia. Dopo una pausa di riflessione, dal 2013 riprende a esporre le proprie fotografie prese nei Laboratori fotografici della Fratelli Alinari di Firenze, sotto la guida di George Tatge, occupandosi di stamperia, di restauro, digitalizzazione ed archiviazione della fotografia. La sua ricerca espressiva lo porta a interessarsi dell’estetica della rovina, come manifestazione della società contemporanea, al nudo artistico femminile sotto un profilo quasi scultoreo e della donna nell’ambito della vita quotidiana. Dal 1992 al 2000 espone pubblicamente i suoi lavori in Argentina e in Italia. Dopo una pausa di riflessione, dal 2013 riprende a esporre le proprie fotografie presentando il catalogo e la mostra “Woman” a Gorizia.

“Le donne del digiuno” – Conferenza di Francesco Francaviglia

Trieste, 29 agosto 2015.

Vi proponiamo il video della conferenza di Francesco Francaviglia in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica “Le donne del digiuno” nell’ambito del 13° TriestePhotoFestival Il video è stato realizzato da Renato Longo.

Fulvio Merlak intervista Francesco Francaviglia accompagnato dal Sostituto Procuratore Nazionale antimafia e antiterrorismo Franca Imbergamo.

 

 

Inaugurazione mostra di Luciano Monti

Ieri sera si è inaugurata con successo la mostra di Luciano Monti dal titolo “India“, già vincitrice di Portfolio Italia 2013 (vedi articolo).20150527_182230

 

Come già preannunciato, la serata è stata impreziosita dalla cortese presenza dell’autore che ha risposto a tutte le domande e mantenuta viva l’attenzione dei presenti con una intervista/conferenza densa di aneddoti che può ascriversi a vera e propria lezione di fotografia e di vita.

“Bisogna (ri)scoprire il dialogo con la nostra emotività per dare sfogo alla nostra personale creatività, cercando il dialogo interiore negli ormai rari momenti in cui parliamo solo con noi stessi”

Foto in copertina di Renata Deganello