Archivi categoria: ATTIVITA’

La ricca attività del Circolo Fincantieri – Wärtsilä, Sezione FOTOGRAFIA spazia dalle Mostre ai Corsi di Fotografia e workshop, dalla proiezione di Audiovisivi alle Extempori, dalla raccolta di fotografie d’epoca alla stampa del notiziario “Trieste Photo News”, oltre alle infinite serate con Autori, Critici, Storici del settore.

Il Circolo opera ormai da quasi quarant’anni nel mondo dell’immagine, un lasso di tempo in cui ha saputo conquistare un ruolo importante non solo nel variegato panorama della Fotografia ma, ciò che più conta, anche in quello della cultura e della vita sociale di Trieste.

I Soci della Sezione FOTOGRAFIA si incontrano al mercoledì dalle ore 18.00 presso la sede di Galleria Fenice, 2 Trieste – 1° Piano.

27° Gran Premio Fotografico per stampe in B&N. Terza serata

La prima serata del 2015 al Circolo Fotografico è iniziata con il consueto scambio di auguri è con la gradita notizia che, quest’anno, Trieste farà parte del circuito di tappe di PORTFOLIO ITALIA, il più importante appuntamento fotografico del nostro Paese, una rassegna che ha ormai raggiunto un’innegabile vasta popolarità. Da quest’anno, anche Trieste farà da sfondo a questa importante manifestazione alla quale, il Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä, farà gli onori di casa. Ma su questo seguiranno sicuramente aggiornamenti.

Nel corso della serata sono stati presentati gli autori le cui immagini sono state selezionate per comporre la mostra della serie Monologhi dedicata alla città di Muggia, esposta nello Spazio Portfolio del Circolo (vedi l’articolo precedente).

Il resto della serata ha dato spazio al terzo appuntamento col Gran Premio per foto in Bianco e Nero.

Sono state presentate 34 opere di 12 autori: Renata AGOLINI, Maurizio COSTANZO, Lucia CREPALDI, Gianfranco CREVATIN, Lorenzo FEURRA, John GUBERTINI, Daniele IURISSEVICH, Silvia MARTELLANI, Olga MICOL, Marisa PAOLI, Ernesto PETRONIO e Roberto RIVA.

I tre giudici della serata, Giuseppe IALUNA, Renata DEGANELLO e l’inossidabile Presidente Fulvio MERLAK hanno selezionato le cinque opere e decretato la seguente classifica:

5° Daniele IURISSEVICH

4° Gianfranco CREVATIN

3° Renata AGOLINI

2° Maurizio COSTANZO

1° Marisa PAOLI alla quale vanno, come di consueto, i nostri complimenti.

20150107_194438
Le cinque foto finaliste

Questo slideshow richiede JavaScript.

 

Inizio anno 2015 e mostra Monologhi Muggia

Sono finite le feste e i cenoni e ci prepariamo a riporre, chi in cantina, chi in soffitta, gli addobbi natalizi.

Negli ultimi giorni il “maltempo” (siamo pur sempre in inverno) ci ha regalato anche la neve e, di conseguenza, spunti fotografici nuovi.

Iniziamo l’anno 2015 del Circolo Fotografico questo mercoledì 7 gennaio con la 3a serata per stampe in Bianco e Nero del 27° Gran Premio Fincantieri/Wärtsilä pertanto invitiamo tutti a sfogliare il proprio archivio personale alla ricerca di (massimo cinque) foto da presentare in concorso.

Nella stessa serata verrà inaugurata la mostra dalla serie Monologhi dedicata alla cittadina di Muggia, con le 15 immagini scelte tra quelle presentate il 27 novembre 2014.

Saranno in mostra le fotografie di Renata AGOLINI, Gianfranco CREVATIN, Adriana FONDA, Giorgio GIORGI, Daniele IURISSEVICH, Jens REUSCHEL, Roberto RIVA, Giuliano SCUSSAT, Scilla SORA e Marco TERRENI.

Ci teniamo inoltre a ricordare a tutti che, anche quest’anno, a conclusione del nostro “Corso Base di Fotografia”, proponiamo il “17° Corso di Cultura Fotografica”. Corso rinnovato nei suoi
contenuti e nella denominazione. Le novità si riferiscono all’inserimento tra gli Insegnanti di Morena Cotterle, che proporrà un primo approccio alla “Post Produzione in Camera Chiara”, e poi ad una Lezione intitolata “Forme, Contenuti e Contesti”, tenuta da più Insegnanti, in cui si parlerà in maniera approfondita di lettura dell’immagine con visione e commento delle immagini realizzate durante l’Uscita collettiva.
Il Corso seguirà, come sempre, un percorso studiato per fornire gli spunti necessari per capire come si fotografa e per recepire i contenuti delle immagini che produciamo o che analizziamo, così da migliorare la comprensione del linguaggio fotografico.
Le lezioni si svolgeranno al giovedì, dalle 18.30 alle 20.30, ad eccezione della già citata Uscita collettiva che si terrà l’ultima domenica di marzo.
Con la partecipazione al Corso di Cultura Fotografica, si diventa Soci della FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, e come tali si riceverà, recapitati a casa, il mensile Fotoit, il libro del Grande Autore della Fotografia Contemporanea e l’Annuario Fotografico Italiano. Infine si potrà disporre di quasi 1.500 convenzioni che sono elencate sul Sito della Federazione, all’indirizzo www.fiaf-net.it
Per informazioni e prenotazioni si può scrivere all’indirizzo cfwfoto@libero.it oppure telefonare al numero 329-2185075 o ancora 347-0891530.

Qui il depliant del corso

CopertinaFB_16corso-e1407314063240

Cena degli auguri di Natale 2014

Anche quest’anno, come ogni anno, ci siamo riuniti per la consueta Cena degli Auguri di Natale. Quest’anno, la meta culinaria è stata lo splendido Agriturismo Grgič in Località Padriciano che ha ospitato i 51 soci (e famigliari) che hanno partecipato alla serata.

Come sempre, l’organizzazione è stata impeccabile (ma non c’erano dubbi su questo): posti assegnati, un menù tipico triestino e un programma di serata ben pianificato.

Il menù di tris di primi (Pasticcio di Ragù, Crespelle con zucca e ricotta affumicata, Orzotto con radicchio rosso, zucchine e salsiccia)  e bis di secondi (Arrosto di maiale al Refosco, Capuzi e Luganighe) con contorno di patate in tecia e spinaci, è stato piacevolmente intervallato dalla proiezione dell’audiovisivo “Viaggio nelle Città Anseatiche” elaborato da Liberia GRACCO, dal gioco di gruppo “A scuola di fotografia”  che ha coinvolto tutti (anche i famigliari, rivelatisi anche più efferati!) e dalla proiezione e premiazione del “Trofeo Bellissima“, il concorso di fine anno che premia la foto più “bella” tra tutte quelle che durante il Gran Premio si sono classificate tra le prime 5.

Quest’anno, ha vinto la foto di Silvano MATKOVICH che si porta a casa un magnifico trofeo in argento.

Secondo posto per Silvia MARTELLANI e terzo per Daniele IURISSEVICH.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Qui il link all’albo d’oro di tutte le edizioni di Bellissima.

La serata è proseguita con la proiezione dei due divertenti corti audiovisivi “Nunc est bibendum” e “Il latte fa bene“, entrambi di Roberto Santini, un medico di Lecco con la passione delle proiezioni brillanti.

Alla fine, la torta è stata servita e accompagnata da un brindisi augurale di Buon Natale 2014 a tutti.

Di seguito le foto della serata che Gianfranco FAVRETTO ci ha gentilmente inviato e che ringraziamo.

I nostri viaggi (2015)

Sono aperte le iscrizioni ai viaggi del prossimo anno:

MADRID, Avila, Segovia e Toledo (dal 3 al 7 aprile 2015) qui il depliant

FRANCIA ATLANTICA dalla Vandea all’Aquitania (dal 23 al 31 luglio 2015) qui il depliant.

 

Ecco, di seguito, il programma definitivo del bellissimo viaggio estivo nella Francia Atlantica.

Giovedì 23 luglio: partenza alle 9.40 da Trieste per l’aeroporto di Venezia. Alle 14.25 volo da

Venezia con Volotea e arrivo a Nantes alle 16.35. Incontro con il nostro autista Andrea e trasfermento nell’hotel di Nantes, cena e pernottamento.

Venerdì 24 luglio: prima colazione e incontro con la guida per la visita della città, nel centro storico avremo modo di vedere la Cattedrale gotica, l’ottocentesco passage Pommaraye, il castello dei Duchi di Bretagna. Pranzo libero e nel pomeriggio prosecuzione della visita della città. Verso sera rientro in albergo. Cena libera o possibilità di partecipare all’escursione facoltativa con cena in battello lungo il corso del fiume Erdre. Pernottamento.

Sabato 25 luglio: prima colazione e partenza per il sud della Vandea, in una delle zone umide più vaste di Francia, il Marais Poitevin, affascinante mosaico di paesaggi, dove si passa dalle paludi prosciugate al labirinto di piccoli corsi d’acqua della “Venezia verde”, tra piccoli villaggi e antiche abbazie. Percorso in barca lungo i suggestivi canali. Pranzo libero. Nel pomeriggio proseguimento per La Rochelle. Cena e pernottamento. 

Domenica 26 luglio: prima colazione e incontro con la guida per la visita della città. Visiteremo il porto vecchio e i quartieri antichi, la Porte de Grosse-Horologe, la Place du Marché e la Grande Rue des Merciers, la più caratteristica della città. Pranzo libero. Nel pomeriggio escursione all’Ile de Ré, deliziosa isoletta dalle spiagge bianche, dai piccoli villaggi, dalle case basse ornate di fiori e dal bellissimo faro. Rientro a La Rochelle, cena e pernottamento.

Lunedì 27 luglio: prima colazione e partenza per Cognac, nel dipartimento della Charante, antica e raccolta cittadina che sorge al centro di una regione nota in tutto il mondo per i suoi vigneti e le sue cantine. Sosta per la degustazione in una delle più rinomate case di produzione di Cognac. Pranzo libero e proseguimento per Royan, sul golfo della Gironda. Imbarco sul traghetto per la traversata tra le due sponde e sbarco a Vernon. Proseguimento per Bordeaux attraversando la rinomata zona vinicola del Medoc. Cena e pernottamento.

Martedì 28 luglio: prima colazione e incontro con la guida per la visita della città, la Fontana dei Girondini, Il grand Theatre, La Place de la Bourse, il Parlamento, la Porta della grosse Cloche, la Cattedrale. Pranzo libero e nel pomeriggio partenza per la costa Atlantica per salire sulla Dune de Pyla, incredibile e spettacolare duna sabbiosa che sovrasta il mare per la lunghezza di qualche chilometro a più di cento metri d’altezza. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Mercoledì 29 luglio: prima colazione e partenza per Saint Emilion, incontro con la guida per la visita della chiesa monolitica più grande di Francia che fu l’eremitaggio del Santo che dà il nome al paese. Pranzo libero. Partenza per l’abbazia di Moissac, uno dei più begli insiemi architetturali francesi con le sue straordinarie sculture romaniche. Finita la visita dell’abbazia, proseguiremo per Toulouse. Cena e pernottamento.

Giovedì 30 luglio: prima colazione e visita del centro storico con la Basilica di San Saturnino, una delle più belle chiese romaniche del Midi. Proseguimento per Carcassonne, la cui profusione di fortificazioni regala già da lontano un’atmosfera incantata. Pranzo libero e giro per la città. 

Partenza per Nimes, cena e pernottamento.

Venerdì 31 luglio: prima colazione e partenza per la nostra città.

Programmi in sede.

Il viaggio pasquale avrà come meta la città di Madrid, visiteremo il Museo del Prado, il Museo

Thyssen-Bornemisza, il centro d’arte della regina Sofia, dove si trova il celebre Guernica…

A cura di Marinella Zonta.

Inaugurazione mostra Pietro Masturzo e incontro con l’autore

Trieste Photo Days 2014

Nell’ambito del Trieste Photo Days 2014, è stata inaugurata ieri sera la mostra fotografica di Pietro MASTURZO intitolata “Sui tetti di Teheran” con la raccolta di immagini che nel 2009 ha partecipato al prestigioso concorso del fotogiornalismo World Press Photo e che ha portato il nostro fotografo italiano a vincere il primo premio per foto singola.

Il “World Press Photo of the Year” è il Premio più prestigioso del fotogiornalismo internazionale.Il Premio è stato istituito nel 1955, ad Amsterdam, da una Fondazione olandese denominata, per l’appunto, World Press Photo. L’attività più rinomata della Fondazione è proprio quella di conferire annualmente un prestigioso riconoscimento ad un’immagine che si riveli non solo eloquente in quanto sintesi fotogiornalistica dell’anno, ma che, nel mostrare una situazione o un evento di grande importanza giornalistica, riesca a palesare l’eccezionale capacità visiva del suo autore. Le immagini del World Press Photo sono la memoria di oltre mezzo secolo di storia dell’umanità (ahimé, una storia davvero triste, fatta di soprusi e di crudeltà). Basti pensare all’immagine del monaco vietnamita che si dà fuoco per protestare contro la persecuzione dei buddisti da parte del governo di Ngo Dinh Diem (foto di Malcon Browne del 1963), oppure a quella del capo della polizia vietnamita che giustizia un prigioniero viet cong sparandogli alla testa in una strada di Saigon (Eddie Adams, 1968) o ancora quella, famosissima, di una bambina vietnamita, nuda e gravemente ustionata, in fuga dal suo villaggio dopo un bombardamento statunitense al napalm (Nick Út, 1972), o, infine (ma questi sono solo alcuni esempi), quella del manifestante cinese che da solo impedisce il transito dei carri armati durante la protesta di Piazza Tienanmen (Charlie Cole, 1989). Sono immagini che sono diventate icone della fotografia contemporanea.

Il 12 febbraio del 2010 (dopo due settimane di selezioni, durante le quali sono state esaminate 101.960 immagini realizzate da 5.847 fotografi di 128 differenti nazionalità), la Giuria della 53a edizione annuale del “World Press Photo” ha assegnato il Premio più ambito ad un Italiano, un giovane laureato in Relazioni Internazionali presso l’Università Orientale di Napoli, nato nel 1980 a Piano di Sorrento in provincia di Napoli, Pietro MASTURZO. L’immagine con cui Pietro ha vinto quello che da tutti è ritenuto il più importante concorso del mondo, s’intitola “Sui tetti di Teheran”, una foto facente parte di un portfolio con il quale, prima del “World Press Photo of the Year”, l’11 ottobre del 2009 aveva ottenuto un secondo Premio al “5° FotoLeggendo” di Roma, tappa conclusiva della sesta edizione di “Portfolio Italia”. Di seguito ecco la motivazione redatta in quella occasione dai Lettori di “FotoLeggendo”: «Per averci portato nella resistenza invisibile delle notti di Teheran, coniugando in una personale scelta stilistica un ottimo livello di fotogiornalismo e il rispetto per il necessario anonimato delle persone coinvolte». Ora, per comprendere l’importanza che riveste il “World Press Photo of the Year”, è sufficiente citare i nomi di alcuni dei vincitori delle passate edizioni, come l’inglese Donald Mc Cullin nel 1964, oppure l’americano Eddie Adams nel 1968, o ancora, per ben due volte, nel 1992 e nel 1994, lo statunitense James Nachtwey. Prima di Masturzo solo un Italiano era riuscito nell’impresa di aggiudicarsi il “World Press Photo of the Year”, il romano Francesco Zizola (nel 1996), con una foto che documentava la tragedia dei bambini mutilati dalle mine anti-uomo in Angola.

Il Presidente della Giuria del “World Press Photo of the Year” 2009, Ayperi Karabuda Ecer (Vicepresidente di Reuters), in occasione dell’assegnazione del Premio a Masturzo, ha detto: «Questa fotografia ci mostra l’inizio di una grande storia. Aggiunge prospettiva alla notizia. È esteticamente ed emotivamente toccante, e il mio cuore l‘ha scelta immediatamente».

Il 2 maggio 2010 Pietro Masturzo è andato ad Amsterdam per ricevere il World Press Photo Award of the Year. La sua foto raffigura alcune donne che, al calar delle tenebre, la sera del 24 giugno 2009, dopo i gravi scontri di piazza seguiti alle rielezioni di Mahmud Ahmadinejād, Presidente dell’Iran, dal tetto di una casa di Teheran, urlavano la loro protesta: “Allah u Akbar – Makbar diktator” (“Allah è grande – Morte al dittatore”).

 

Lasciamo alle parole di Pietro la descrizione dell’episodio: «Alcuni giorni prima delle elezioni presidenziali, ho visto i Bassiji (gli squadristi del regime) manganellare e arrestare i sostenitori di Hossein Mussavi (il principale antagonista di Ahmadinejād) per il solo fatto di far festa in piazza, in sostegno del proprio candidato. Io stesso fui arrestato assieme ad altri fotografi freelance per aver fotografato il loro entusiasmo. Le restrizioni di libertà di cui è vittima il popolo iraniano mi sono apparse subito evidenti. Una volta scarcerato, l’interprete che mi accompagnava mi obbligò, per ragioni di sicurezza, a non scendere in piazza a fotografare le manifestazioni. Quella sera ho sentito delle grida provenire dai tetti e alcuni studenti mi hanno raccontato che si trattava di una protesta che riproponeva quella attuata nel 1979, quando l’Ayatollah Khomeini incitò il popolo a salire sui tetti a manifestare il suo dissenso contro lo Scià, gridando “Allah è grande”. Istintivamente ho preso la macchina è solo salito anch’io sul tetto, emozionato come mai m’era accaduto prima. La tensione era palpabile e le persone avevano paura di essere riprese in volto e di essere poi identificate. Per questo ho fotografato in modo che i soggetti non fossero riconoscibili. Certo, quelle grida rappresentavano una forma di protesta e di lotta, ma anche un’invocazione di speranza».