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Incontri di discussione, di scambio di esperienze, di fotografia, di formazione, di cultura.
Di storie da raccontare e di storie da ascoltare, di fotografie da ammirare, da leggere, da presentare, da scoprire.
Un incontro tra persone, accomunati dalla passione della Fotografia, quella con la “F” maiuscola

Le serate al Circolo si tengono ogni mercoledì dalle ore 18.00 presso la sede in Galleria Fenice, 2 a Trieste – 1° Piano.

Inaugurazione della 3a edizione della mostra “Ribalta per sei”

Mercoledì 15 gennaio 2025 e` stata inaugurata la nuova edizione della mostra “Ribalta per sei”, alla presenza di 70 persone, organizzata e condotta da Roberto Riva con il supporto di diversi Soci.

E` stato un indubbio successo, sulla scia anche delle esperienze precedenti, per l’alta qualità dei lavori e per i contenuti espressi tramite le immagini esposte.

La serata si e` svolta con le consuete interviste, utili agli autori per raccontare qualche aneddoto simpatico e per soddisfare la curiosità del pubblico che ha risposto in maniera interessata e intervenuto numeroso.

Non sono mancati i ringraziamenti per l’articolo pubblicato su “Il Piccolo” dalla bravissima Nadia Pastorcich e per l’ottimo lavoro eseguito sulle stampe fotografiche dallo Studio Cherin.

Ricordiamo che la mostra e` visitabile su appuntamento. Si prega di contattare Roberto Riva all’indirizzo biroriva@gmail.com o al numero 3391129551.

Passando alle interviste degli autori il primo e` stato Giulio Bonivento, che con il suo lavoro ”Nel mio Carso” interpreta poesie di Srecko Kosovel, poeta sloveno, in alcune nelle quali identifica le proprie esperienze di vita vissuta nell’amato Carso rustico.

Le fotografie, realizzate in studio con materiali domestici o medici ed ispirate ognuna da una poesia diversa, esprimono appieno l’appartenenza del poeta alla corrente del costruttivismo, sviluppato presso la Bauhaus in Germania, che pone il punto sulla rappresentazione della realta` secondo canoni essenziali, lineari e razionali.

Quindi Marisa Paoli, autrice di «Teriberka», che espone con “calore” la sua esperienza fotografica fatta nel 2019 nella cittadina Teriberka, situata nella Lapponia Russa.

Marisa racconta l’esperienza di viaggio in un posto semiabbandonato dalla Russia sovietica, con soli 600 abitanti, degradato da decenni dopo lo spostamento delle attività più` redditizie a Murmansk.

E di come e` stata affascinata dai relitti arrugginiti sulle spiagge, dove lo scuro mare glaciale contrasta con l’azzurro del cielo, rappresentato nelle sue fotografie in modo realistico e con una composizione pregevole, e dalla strada completamente diritta per chilometri, unica porta di accesso alla cittadina.

Tuttavia la cittadina ha suscitato una nuova attenzione turistica dopo che nel 2014 vi e` stato girato il film “Leviathan”. Forse Marisa ci tornerà, per fotografare cose e persone che la prima volta non e` riuscita a riprendere.

Ernesto Petronio, racconta che nel suo lavoro «Tra cielo e terra» ha voluto rappresentare al meglio la magia della fotografia, per far risaltare dettagli, punti di vista particolari che normalmente non si notano, ma che con uno sguardo più attento si potrebbero apprezzare meglio.
Le stampe in un pregevole bianco e nero, realizzate da se`, non sono mai banali, e rivela
no la sua predilezione per il minimalismo, che si rispecchia anche nel suo carattere.

Luoghi e particolari visti da una prospettiva diversa, come scorci della pista ciclabile Cottur e del rione di Ponziana, dell’ospedale La Maddalena che non esiste più, piazza Unita`, tutti posti di Trieste, arricchiti da un cielo con le nuvole sempre presenti e mai uguali.

E` la volta di Patrizia Spessotche con «Nei Parchi a Sydney» ci mostra con delicatezza come i giovani di quella metropoli vivono i

loro parchi, che mostrano tutte le sfumature di verde e sono curati alla perfezione, e consentono alle persone di stare in solitudine con se stessi e un libro, o di condividere con amici momenti di relax o di confronto.
Sono fotografie “rubate”, a parte una, che nella loro immediatezza trasmettono sensazioni positive.
Patrizia ci rivela che Sydney ovviamente ha i suoi lati negativi, ma ha voluto comunque mostrarci una parte positiva che l’ha colpita particolarmente. E ci e` riuscita molto bene.

A New York, Vincenzo De Paola ha scattato immagini di strada senza farsi notare dai protagonisti immortalati dalla fotocamera, posizionata in basso, realizzando una visione estremamente interessante delle persone impegnate in momenti di consueta quotidianità, che suscita curiosità in chi le guarda.

Il formato quadrato e l’ottimo bianconero delle stampe di «Volti di strada, storie in B&N» enfatizzano le espressioni delle persone che suggeriscono domande e risposte su chi sono, cosa fanno, dove vanno.

Diego Salvador per realizzare il suo progetto dal titolo «Contra spem in spem credidit» ha preso spunto da un articolo del Corriere della Sera che parlava della speranza umana, che non finisce mai nonostante i disastri e le guerre.

Le immagini le ha letteralmente costruite con l’Intelligenza Artificiale, partendo da un testo descrittivo dato in pasto al software di IA generativa per comporre immagini permeate dal neosurrealismo e minimalismo, con l’obiettivo di rappresentare persone avvolte nella guerra della vita, ma che crescono e vivono nella speranza, che si puo` cogliere nella costante presenza dell’orizzonte sul mare nello sfondo.

PD

18° Circuito Nazionale Audiovisivi Fotografici

Mercoledì 22 gennaio 2025, con inizio alle ore 18.00, è in programma una serie di Proiezioni tratte dal “18° Circuito Nazionale Audiovisivi Fotografici“:

  • «Assenza» di Massimo BRENTA
  • «Pandemia d’azzardo» di Paolo MERLO PICH
  • «Le vent nous portera» di F. GERNETTI e C. FIORINA
  • «Zanskar» di Oreste FERRETTI e Odetta CARPI
  • «Nusantara» di Elio POZZOLI e Therese REDAELLI
  • «Cinema Millemondi» di Federico PALERMO
  • «Today is the day» di Daniele FERRETTI
  • «Disconnected» di F. GERNETTI e C. FIORINA

«Progetti fotografici di JR» di Manuela CECOTTI

«Progetti fotografici di JR» di Manuela CECOTTI

JR è nato e cresciuto a Parigi,e precisamente a Montfermeil, e ha trascorso molto tempo nei mercati, perchè i suoi genitori avevano uno stand al mercato delle pulci di Porte de Clignancourt. JR ha studiato al liceo Stanislas prima di cominciare la sua carriera nei graffiti; il suo pseudonimo rappresenta le iniziali del suo nome, Jean René, e alludono al personaggio principale della serie americana “Dallas”, J. R. Ewing. La tecnica che lo ha reso famoso agli inizi è il collage fotografico: durante i suoi viaggi, dalle favelas di Rio de Janeiro all’Israele, ha scattato tantissime foto agli abitanti del posto.
Sono stati proprio i monumentali ritratti di gente comune, stampati in maxi formato e incollati in giro per le città del mondo, che lo hanno reso celebre: scatti spiazzanti e provocatori di donne e uomini anonimi, pensati per scuotere le coscienze. Visto l’uso di questa particolare tecnica, che unisce fotografia e arte urbana, JR ci tiene a definirsi photograffeur.
Il vero successo è venuto però nel 2011, quando l’artista francese ha ricevuto i 100mila dollari del premio TED, con cui ha lanciato il progetto “Inside Out”. L’artista ha invitato gli abitanti di ogni angolo del pianeta a fotografare se stessi, le città e i paesi in cui vivono, e a caricare un’immagine sul sito. Una volta stampata in grande formato e in bianco e nero, la foto è stata rispedita al mittente, pronta per essere incollata: oggi sono quasi 200mila le foto che campeggiano sui muri di 140 nazioni.

“ANGOLO DELLA LETTURA FOTOGRAFICA”

Mercoledì 13 giugno 2018 ore 18.30

“ANGOLO DELLA LETTURA FOTOGRAFICA”

approfondimento di Manuela CECOTTI

 

«Perché complicare un’esperienza che facciamo più volte ogni giorno: l’esperienza di guardare una foto?» È una bella provocazione quella che John Berger, uno dei più attenti ed appassionati lettori di fotografia recentemente scomparso, ci propone e che qui proviamo a cogliere, con l’intento che la complicazione, se c’è, non sia mai fine a se stessa, bensì funzionale alla nostra comune ricerca in questo vasto mondo.

L’idea da cui nasce l’angolo di lettura fotografica è un’intenzione esplorativa: ritrovarci e, insieme, leggere quel che si può leggere, come suggerisce D.H. Laurence in una poesia dedicata al pensare, nella quale si enfatizza la complessità e la densità di questa azione umana.

Perché, se fotografare significa scrivere con la luce, leggere le foto ne è una inevitabile conseguenza logica, anche se tutti noi sappiamo che, a differenza del testo scritto, codice chiuso, univoco e imperativo, l’immagine fotografica si presenta incerta, soggettiva, codice aperto, equivoco e creativo.

Consideriamo dunque l’azione fotografica come una serie di decisioni che chi scatta compie in modo più o meno consapevole e intendiamo la fotografia come l’esito di questa azione, esito circoscritto, mediato, a volte intenso e pregnante di significato, in altri casi percepito come banale o già visto.

Parleremo di tecnica? Di composizione? Di percezione? Di espressione? Di forma? Di contenuti? Di autori? Di contesti? Viaggeremo intorno a tutti questi temi, cercando di volta in volta di cogliere quegli aspetti delle immagini che solo una analisi attenta e l’utilizzo di diversi criteri permettono di far emergere.

Scopriremo allora, e sono sempre parole di Berger, che il minuscolo messaggio di una fotografia è forse meno semplice di quanto pensassimo.

 

Manuela CECOTTI

Serata a sorpresa:”35 Anni di Follia” ospite d’onore il grande fotografo Lorenzo CICCONI MASSI

Mercoledì 28 marzo 2018 alle ore 18.30 per una serata a sorpresa intitolata “35 Anni di Follia”

ospite d’onore il grande fotografo Lorenzo CICCONI MASSI

… e per festeggiare il 35 anni di Presidenza del nostro Fulvio Merlak seguiranno musica, apericena, danze e canti per chi ne avrà voglia.

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