Finalmente ieri sera si è potuta tenere online la Riunione di Selezione del primo Incontro riservato ai File a Colori del “33° Gran Premio Fotografico Fincantieri–Wärtsilä”.
Purtroppo, in questa occasione, alcuni improrogabili impegni dei tre Selezionatori (Tullio Fragiacomo occupato in Svizzera per lavoro, John Gubertini indaffarato con la Barcolana, nonostante la cancellazione per maltempo, e il sottoscritto impegnato in trasferta, a Firenze, con l’Assemblea Ordinaria della FIAF) non hanno consentito che i lavori di Selezione si svolgessero con la consueta celerità. Ovviamente ce ne scusiamo, ma non è stato assolutamente possibile concludere le operazioni prima di ieri sera.
Ordunque, in occasione di questo primo Incontro riservato ai File a Colori, hanno partecipato 20 Autori con 59 immagini.
Questa di seguito la Classifica di questa prima Tappa CLP:
1o Giulio Salusinszky
2° Giancarlo Staubmann
3a Donatella Tandelli
4a Sonja Marinsek
5° Claudio Urizzi.
La Giuria, dopo una prima selezione, eseguita da ogni Giurato in modo autonomo (esaminando le 59 immagini ricevute in forma assolutamente anonima), si è riunita in videoconferenza, e ha scelto dapprima un’immagine per Autore, e poi le cinque fotografie finaliste, stabilendo la classifica definitiva dell’Incontro. Solo a conclusione delle operazioni, i Giurati sono venuti a conoscenza della paternità delle singole foto.
Nel ringraziare il Responsabile di gestione degli Incontri, Fabrizio Fabris, e i miei due colleghi Giurati, Tullio Fragiacomo e John Gubertini, e nel complimentarmi con tutti gli Autori, invio un caro saluto a tutti.
Fulvio Merlak
1a Classificata – SALUSINSZKY Giulio
La complessità di una scena, talvolta, scaturisce da una combinazione di microstorie che solo in rari casi riescono a trovare un equilibrio narrativo omogeneo. Ricordo, in questo senso, la fotografia di Henri Cartier Bresson dal titolo “Funerale di un attore Kabuki” del 1965. Ebbene, in questa fotografia, a giocare il ruolo principale è proprio la varietà di situazioni che l’Autore ha catturato. L’attimo è incastonato in una luce particolare, capace di mettere in buon risalto i diversi momenti, sicuramente colti senza particolare preparazione, ma intuiti d’istinto e incorniciati in un confine fisico che, a sua volta, permette di aggiungere ulteriori storie. Lo sguardo delle due figure centrali, spostato su un punto fuori scena, che non vediamo, apre a nuove curiosità.
2a Classificata – STAUBMANN Giancarlo (Autoritratto)
L’Autore palesa subito la sua identità con questo autoritratto ironico e molto ben riuscito, anche perché l’ascendente di Martin Parr è ormai acquisito e quindi gli appartiene. Le sue ultime fotografie strappano sempre un sorriso, oltreché essere spesso motivo di discussione (valore aggiunto per l’Autore). In questo caso si tratta di un autoritratto molto serio, caratterizzato dagli occhialini blu, che, in un certo senso, contrasta con l’eccezionalità del gesto atletico colto in secondo piano; gesto che, per l’appunto, rende l’immagine ironica in maniera molto intelligente. Ci si chiede se lo scatto sia stato costruito oppure no. Ottimo il tempismo se non lo è stato. In caso contrario, se l’Autore si fosse immortalato appena emerso dall’acqua, la questione non si sarebbe posta, e la scena sarebbe stata ancora più accattivante.
3a Classificata – TANDELLI Donatella
Doppio ritratto dalle molteplici sfumature. Ottima, a nostro avviso, la sottile vena ironica della scelta di portare in evidenza soltanto la testa dell’uomo, presa tra le mani dalla sua donna, con aria sognante e abbandonata. Una sorta di Amleto al femminile in chiave moderna che attira subito l’attenzione. Brava chi ha studiato la scena, ma bravi anche i modelli che si sono immedesimati nella parte in maniera eccellente regalando un’intimità di sguardi che solo due innamorati possono avere.
4a Classificata – MARINSEK Sonja (Lo sguardo)
Nessun animale è veloce quanto il ghepardo. La velocità di questo felino può superare i novanta chilometri orari e la sua accelerazione è generata da una incredibile massa muscolare (quattro volte superiore a quella dei migliori atleti che si sfidano nelle gare sui cento metri olimpici). L’immagine colta dall’Autrice rivela tutta la bellezza e l’eleganza di questo felide. Il suo muso è caratterizzato dalle lunghe righe nere che gli corrono al di sopra ma soprattutto al di sotto degli occhi, dove sembrano ricalcare il percorso di due lacrime. Il mantello è giallastro, punteggiato da tante macchie circolari nere. Le orecchie arrotondate e il pelo corto e ispido accentuano il fascino e la raffinatezza del mammifero. Brava l’Autrice ad aver saputo cogliere, in un momento di stasi, l’espressione facciale e la vigile attenzione degli occhi di questo
splendido esemplare.
5a Classificata – URIZZI Claudio
Un fil di mosso, un gesto preciso che fa pensare all’abbandono di un
probabile telefono all’interno di una borsetta di lusso, un abito elegante che si modella sulle forme del corpo che la figura ritratta non teme di mostrare, uno sfondo che, nel suo sfocato, racconta proprio di un momento di mondanità. Festa privata dunque e ben sta quindi il taglio dell’immagine che ci fa pensare a una fotografia rubata. In questo caso, la scritta, gioca un ruolo molto importante, anzi fondamentale. Senza di essa, l’intera impalcatura logica dell’immagine vacillerebbe e talune imprecisioni, nella realizzazione dello scatto, sarebbero state quasi certamente fatali.
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