“Il manicomio di San Giovanni a Trieste venne pianificato sotto l’Impero Austro-Ungarico con l’obiettivo di essere aderente alla modalità del sistema delle “porte aperte”, con padiglioni singoli disposti in un ampio spazio verde ben curato, ove l’architettura doveva essere parte integrante di un progetto terapeutico che offriva ai ricoverati l’idea di non essere prigionieri, ma di abitare in un frammento della città.
L’ospedale psichiatrico cittadino venne inaugurato nel 1908. Nell’agosto del 1971 Franco Basaglia ne divenne Direttore. Nel 1973 Trieste fu designata “zona pilota” per l’Italia nella ricerca dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità sui servizi di salute mentale.
Il 13 maggio 1978, il Parlamento italiano approvò la legge 180 di riforma psichiatrica, una legge rivoluzionaria a livello internazionale. L’ospedale e il Parco si aprirono alla città con i malati liberi di uscire e i cittadini di entrare.
Oggi il comprensorio dell’ex Ospedale Psichiatrico Provinciale di Trieste è costituito da un parco inserito nella struttura urbana del rione cittadino di San Giovanni, dal quale è separato da un muro di cinta perimetrale. Il parco ha un’estensione di circa 22 ettari ed ospita al suo interno 40 edifici di varie dimensioni, collegati tra loro ed alla rete urbana cittadina da una rete viaria interna con due accessi veicolari e pedonali, uno in Via San Cilino ed uno sulla Via Valerio. Il Parco è così diventato un laboratorio di imprenditoria sociale, di attività assistenziali e creative, di proposte culturali e di alta formazione.
Nel 2009 nel Parco di San Giovanni è stato inaugurato un grande roseto che mette insieme quasi 5000 varietà di rose diverse.”
“L’importante è che abbiamo dimostrato che l’impossibile può diventare possibile” (Franco Basaglia, 1979)
Testo liberamente tratto dai Siti:
Di seguito le foto selezionate per la mostra della serie MONOLOGHI dedicata al Parco di San giovanni inaugurata il 4 settembre 2014 (vedi il resoconto della serata).
La mostra rimarrà esposta al pubblico nel corridoio del Circolo Fincantieri-Wartsila.
Sono esposte fotografie di Gianfranco CREVATIN, Adriana FONDA, Giorgio GIORGI, Daniele IURISSEVICH, Olga MICOL, Ernesto PETRONIO, Giorgio PLAZZI, Giuliano SCUSSAT e Claudio URIZZI.
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