Archivi categoria: Mostre & Esposizioni

Dall’aprile 1992 il Circolo gestisce la Sala mostre Fenice , Galleria Espositiva FIAF che, in più di venti anni di attività, ha ospitato quasi 200 mostre di Autori di primissimo piano.

Orario esposizioni
Lunedi – Venerdi: 10.00 – 11.30 e 17.00 – 19.00
Mercoledi: fino alle 20.30
Sabato e Festivi: Chiuso

“Silenzi del Nord” – Mostra di Donato Riccesi

E’ stata inaugurata questa sera la mostra di Donato Riccesi intitolata “Silenzi del Nord“. Mostra che rimarrà esposta presso la Sala Mostre Fenice fino al 13 marzo 2015.

La serata è stata anche l’occasione per incontrare l’autore triestino che si è descritto come un “fotografo senza flash e con poca pazienza” con una spiccata preferenza per la fotografia a colori e con un occhio di riguardo verso i grandi della fotografia italiana e la pittura in generale.

A breve realizzerà un libro fotografico su Gerusalemme. Non sulla splendida e suggestiva architettura della città, come sarebbe facile pensare vista la sua laurea in Architettura conseguita all’Università di Firenze, ma incentrandosi piuttosto sulle persone che vivono nella Città Santa.

Riccesi ha raccontato del suo viaggio tra le Orcadi e le Shetland manifestando la sua preferenza per la quieta solitudine del nord. Silenzio che ha ispirato il titolo della mostra.

Silenzi del Nord 4 - Donato Riccesi

Ho sempre provato un irragionevole trasporto per il Nord. Razionalmente ho cercato un perché, ma tuttora la ragione sta nascosta da qualche parte nella mia anima e non ha trovato una precisa risposta. Avevo visitato la Scozia, le Highlands, qualche anno addietro, e ne avevo subito il fascino: quella storia, quei silenzi, quegli spazi, quelle maree atlantiche, quelle popolazioni lontane, fiere e perdenti, tuttavia mai sottomesse…

Ma le isole a Nord sono un’altra cosa. Sono differenti, più estreme, lassù in alto, ai confini del mondo. Non sono neppure Scozia, se non da un punto di vista meramente amministrativo. Le Orkney un po’ di più, le Shetland affatto. Arcipelaghi di isole e isolotti scarsamente abitati ma con una storia antichissima dove non è raro imbattersi in tracce di civiltà e manufatti che risalgono all’età del bronzo. Ma non era la storia che cercavo. Forse cercavo solo un silenzio, una luce diversa, che a giugno non si spegne mai, con una notte che dura poche ore. Un modo per guardarsi dentro, per pensare, dove la natura è aspra e fortissima, gli animali e gli uccelli infinitamente più numerosi degli umani. Quella luce mi ha conquistato e dovevo fissarla, portarmela dietro per sempre nell’archivio della memoria per il resto della vita. La pace di quei villaggi al crepuscolo è indescrivibile, paiono sospesi in un tempo indefinito; qua e là tracce del nostro tempo, dove i frammenti della contemporaneità non sovrastano le preesistenze. Benché le Shetland vivano di un’economia basata sull’estrazione del petrolio, oltre che di pesca, e al largo vi siano decine di piattaforme offshore, viaggiando lungo queste ondeggianti strade solitarie, in un paesaggio glabro e senza alberi, vedevo altre cose. Ciuffoli di lana che vagavano nell’aria anche quando le pecore non erano in vista, e il frastuono degli uccelli marini sulle scogliere… e sui cartelli stradali: Attenzione! Attraversamento lontre! (al posto dei caprioli). E antiche distillerie di whisky dove tra le volte annerite e l’odore della torba evapora “la parte degli angeli”. Silenzi immensi, anche in pieno giorno, lungo i vicoli di antichi villaggi di pescatori; e memorie di guerre lontane, passaggi di prigionieri, anche italiani, deportati nel corso dell’ultima guerra. Ho colto una pervadente armonia in quei paesaggi, attraversati durante una settimana dilatata da sembrare lunga un mese. E un senso di appartenenza misterioso: a quelle solitudini, a quei mari. Un desiderio di ritornare che sinora ho allontanato nel timore di non poter ritrovare più le sensazioni provate in quel inizio giugno di quattro anni fa.

Forse è giusto così, in quell’isola che non c’è.” 

Donato RICCESI

 

Ringraziamo Renata Deganello e Marinella Zonta per le fotografie della serata.

Qui il sito web dell’autore.

 

La grande Trieste 1891 – 1914. Ritratto di una città

Si è tenuta ieri nell’Auditorium del Museo Revoltella la conferenza stampa di presentazione della mostra che verrà inaugurata sabato 7 febbraio 2015 alle ore 18:00 presso il Salone degli Incanti di Trieste.

Realizzata e promossa dal Comune di Trieste, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione CRTrieste e delle Assicurazioni Generali.

Si tratta di un percorso, una passeggiata, che immerge il visitatore, attraverso un mix di fotografie e oggetti di valore (provenienti dal cospicuo patrimonio dei Musei civici (Musei di storia ed arte, Museo Revoltella, Musei Scientifici), della  Biblioteca Civica e della Biblioteca Nazionale Slovena, nonché dall’archivio storico delle Assicurazioni Generali) nell’atmosfera della città negli anni precedenti lo scoppio della prima guerra mondiale, che per la Trieste Austro-Ungarica è coinciso, forse più che altrove, con il passaggio tra la città ottocentesca e la città moderna.
 
Vicende, personaggi, progetti, opere, storie di una città a cavallo di due secoli raccontate dai responsabili scientifici della mostra, Maria Masau Dan, Bianca Cuderi e Nicola Bressi, grazie all’allestimento curato dall’architetto Dimitri Waltritsch, e al progetto grafico di Matteo Bartoli. 

http://www.lagrandetrieste.it/

 

Preparazione alla serata Monologhi “Natura Morta”

Vi ricordiamo che Mercoledì 28 gennaio ci sarà la selezione delle foto per il portfolio collettivo dedicato alla Natura Morta o Still Life:

“La natura morta è un genere pittorico che si sviluppa in Europa alla fine del 1500. L’oggetto inanimato diviene, in quel periodo, non più di corredo alla figura umana ma autonomo protagonista. Dal Nord europeo si espande nell’Italia del Nord e poi scende verso il Sud influenzando la pittura del periodo seicentesco. Ha una valenza simbolica che trova il suo successo nella speranza dell’abbondanza sulla tavola. Nel Settecento si sviluppa il tema del fiore reciso, posto in vasi ricchi e colorati che poi si stabilizza nell’Ottocento ottenendo un grande successo di genere. Nel Novecento pittorico il soggetto natura morta si rarefà e si scompone portando il centro della simbologia pittorica ad un’attenzione per le cose più umili. In fotografia la natura morta, per la maggior parte, segue il filone del Novecento pittorico fino a giungere all’astratto ed al concettuale.

Mercoledì 28 gennaio 2015 andremo ad esaminare all’interno della rassegna “Monologhi” le immagini che avranno per tema la “Natura morta”. Si chiede ai Partecipanti di pensare e poi realizzare composizioni fotografiche che abbiano per protagonisti dei soggetti inanimati. Ispiriamoci agli oggetti quotidiani che ci circondano, guardiamo in borsa, sul tavolo, nelle tasche.”

Cristina Lombardo

I prossimi temi per le mostre della serie Monologhi saranno: “Le piazze di Trieste” (25 marzo 2015) e “Facce di bronzo e sguardi di pietra” (10 giungo 2015).  Quindi mano ai propri archivi personali e, soprattutto, impugnate la macchina fotografica e presentate le vostre opere su file.

Inoltre, volevamo segnalare che sta per terminare (31 gennaio 2015) il concorso a circuito FIAF a due temi: “Il Burchiello, le Ville Venete, i Paesaggi, le Chiuse e i Porti Girevoli della Riviera del Brenta” e “Le Vie d’Acqua” (quasi un tema libero) valido per la statistica FIAF.

Alleghiamo le due brochure del concorso:

Concludiamo ricordando il progetto collettivo FIAF di quest’anno dal titolo “Tanti per tutti – Viaggio nel volontariato italiano” che è stato presentato sul numero di Gennaio 2015 di FotoIT, la rivista ufficiale della federazione.

Tanti per Tutti

Serata di inaugurazione della mostra “Suggestioni Carsiche”

Il mio Carso è duro e buono. Ogni suo filo d’erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore ha bevuto l’arsura per aprirsi. Per questo il suo latte è sano e il suo miele odoroso.

Tratto da “Il Mio Carso” di Scipio Slataper

Inaugurata con successo la mostra dedicata al nostro amato Carso. In occasione della serata sono stati presentati gli autori, che ricordiamo essere Elisa BIAGI, Walter BÖHM, Giulio BONIVENTO, Lucia CREPALDI, Franca DI LULLO, Adriana FONDA, Daniele IURISSEVICH, Cristina LOMBARDO, Carlo MICHELAZZI, Roberta PETRUCCO, Alessandro ROSANI, Furio SCRIMALI e Claudio URIZZI.

Le opere rimarranno esposte fino al 13 febbraio 2015 nella Sala Mostre Fenice del Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä.

Potete vedere qui le immagini pubblicate nell’articolo del 9 gennaio scorso.

Sono stati presentati anche i tre autori delle immagini che sono state pubblicate su “Incontri”, la rivista periodica del Circolo Aziendale Fincantieri-Wärtsilä:

Furio SCRIMALI ha visto la sua opera capeggiare sulla copertina del numero di dicembre, ottenendo l’applauso per il posto “d’onore” meritato. Roberto RIVA ha visto la sua fotografia a tema autunnale pubblicata in terza di copertina e Daniele IURISSEVICH la fotografia del Salone degli Incanti a pagina 35.

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La serata è stata animata da un’esibizione di fisarmonica del giovane Matej EMILI su temi musicali di cultura popolare rievocativi dell’atmosfera festosa tipica dei paesi del Carso triestino e sloveno.

A suon di musica i presenti si sono “riversati” sul tavolo del buffet, anch’esso a tema con la serata e tra un brindisi e un piatto di Jota alcuni si sono lanciati pure nelle danze!

Ci vediamo tutti mercoledì prossimo con gli ospiti della serata: Franco CECOTTI, Bruno PIZZAMEI e Silvia ZETTO.

Nel frattempo consigliamo a tutti di dare un’occhiata al sito CarsoSegreto che raccoglie una serie di curiosità interessanti sul Carso.

Salute a tutti!

Inaugurazione mostra “Suggestioni Carsiche”

Mostra di Autori Vari

Il nostro Carso, seppur a tratti rude nelle bianche rocce calcaree che frastagliano la terra, è altresì accogliente nei suoi fitti arbusti, specie in questa stagione, quando le foglie si tingono di colori caldi: giallo, marrone, fino al rosso sommaco.

Chi di noi non ha mai passeggiato sui suoi brulli sentieri, volgendo lo sguardo ora sui boschi di querce spezzati di tanto in  tanto dalle linee irregolari dei muretti a secco, ora sulle doline, piccole valli che punteggiano la terra, fino a lasciar la mente libera di divagare tra più disparati pensieri.

Cogliere tutte le sfumature del nostro Carso non è poi impresa così semplice. A cimentarsi sono stati alcuni Autori che, con sentita partecipazione, si sono impegnati per restituirci le diverse sfaccettature di questa realtà così affascinante. Si tratta di Elisa BIAGI, Walter BÖHM, Giulio BONIVENTO, Lucia CREPALDI, Franca DI LULLO, Adriana FONDA, Daniele IURISSEVICH, Cristina LOMBARDO, Carlo MICHELAZZI, Roberta PETRUCCO, Alessandro ROSANI, Furio SCRIMALI e Claudio URIZZI.

Ognuno col suo occhio attento ha immortalato la sua idea di Carso: chi ha catturato la varietà immensa del paesaggio, chi ha espresso un’emozione, chi ha documentato una memoria.

Grazie per questi piccoli scorci di intense “Suggestioni carsiche”.

Morena COTTERLE

 

La mostra verrà inaugurata il 14 gennaio 2015 e rimarrà esposta fino al 13 febbraio 2015 nella Sala Mostre Fenice del Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä.

 

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