Archivi categoria: Mostre & Esposizioni

Dall’aprile 1992 il Circolo gestisce la Sala mostre Fenice , Galleria Espositiva FIAF che, in più di venti anni di attività, ha ospitato quasi 200 mostre di Autori di primissimo piano.

Orario esposizioni
Lunedi – Venerdi: 10.00 – 11.30 e 17.00 – 19.00
Mercoledi: fino alle 20.30
Sabato e Festivi: Chiuso

27° Gran Premio Fotografico per stampe in B&N. Terza serata

La prima serata del 2015 al Circolo Fotografico è iniziata con il consueto scambio di auguri è con la gradita notizia che, quest’anno, Trieste farà parte del circuito di tappe di PORTFOLIO ITALIA, il più importante appuntamento fotografico del nostro Paese, una rassegna che ha ormai raggiunto un’innegabile vasta popolarità. Da quest’anno, anche Trieste farà da sfondo a questa importante manifestazione alla quale, il Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä, farà gli onori di casa. Ma su questo seguiranno sicuramente aggiornamenti.

Nel corso della serata sono stati presentati gli autori le cui immagini sono state selezionate per comporre la mostra della serie Monologhi dedicata alla città di Muggia, esposta nello Spazio Portfolio del Circolo (vedi l’articolo precedente).

Il resto della serata ha dato spazio al terzo appuntamento col Gran Premio per foto in Bianco e Nero.

Sono state presentate 34 opere di 12 autori: Renata AGOLINI, Maurizio COSTANZO, Lucia CREPALDI, Gianfranco CREVATIN, Lorenzo FEURRA, John GUBERTINI, Daniele IURISSEVICH, Silvia MARTELLANI, Olga MICOL, Marisa PAOLI, Ernesto PETRONIO e Roberto RIVA.

I tre giudici della serata, Giuseppe IALUNA, Renata DEGANELLO e l’inossidabile Presidente Fulvio MERLAK hanno selezionato le cinque opere e decretato la seguente classifica:

5° Daniele IURISSEVICH

4° Gianfranco CREVATIN

3° Renata AGOLINI

2° Maurizio COSTANZO

1° Marisa PAOLI alla quale vanno, come di consueto, i nostri complimenti.

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Le cinque foto finaliste

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Inizio anno 2015 e mostra Monologhi Muggia

Sono finite le feste e i cenoni e ci prepariamo a riporre, chi in cantina, chi in soffitta, gli addobbi natalizi.

Negli ultimi giorni il “maltempo” (siamo pur sempre in inverno) ci ha regalato anche la neve e, di conseguenza, spunti fotografici nuovi.

Iniziamo l’anno 2015 del Circolo Fotografico questo mercoledì 7 gennaio con la 3a serata per stampe in Bianco e Nero del 27° Gran Premio Fincantieri/Wärtsilä pertanto invitiamo tutti a sfogliare il proprio archivio personale alla ricerca di (massimo cinque) foto da presentare in concorso.

Nella stessa serata verrà inaugurata la mostra dalla serie Monologhi dedicata alla cittadina di Muggia, con le 15 immagini scelte tra quelle presentate il 27 novembre 2014.

Saranno in mostra le fotografie di Renata AGOLINI, Gianfranco CREVATIN, Adriana FONDA, Giorgio GIORGI, Daniele IURISSEVICH, Jens REUSCHEL, Roberto RIVA, Giuliano SCUSSAT, Scilla SORA e Marco TERRENI.

Ci teniamo inoltre a ricordare a tutti che, anche quest’anno, a conclusione del nostro “Corso Base di Fotografia”, proponiamo il “17° Corso di Cultura Fotografica”. Corso rinnovato nei suoi
contenuti e nella denominazione. Le novità si riferiscono all’inserimento tra gli Insegnanti di Morena Cotterle, che proporrà un primo approccio alla “Post Produzione in Camera Chiara”, e poi ad una Lezione intitolata “Forme, Contenuti e Contesti”, tenuta da più Insegnanti, in cui si parlerà in maniera approfondita di lettura dell’immagine con visione e commento delle immagini realizzate durante l’Uscita collettiva.
Il Corso seguirà, come sempre, un percorso studiato per fornire gli spunti necessari per capire come si fotografa e per recepire i contenuti delle immagini che produciamo o che analizziamo, così da migliorare la comprensione del linguaggio fotografico.
Le lezioni si svolgeranno al giovedì, dalle 18.30 alle 20.30, ad eccezione della già citata Uscita collettiva che si terrà l’ultima domenica di marzo.
Con la partecipazione al Corso di Cultura Fotografica, si diventa Soci della FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, e come tali si riceverà, recapitati a casa, il mensile Fotoit, il libro del Grande Autore della Fotografia Contemporanea e l’Annuario Fotografico Italiano. Infine si potrà disporre di quasi 1.500 convenzioni che sono elencate sul Sito della Federazione, all’indirizzo www.fiaf-net.it
Per informazioni e prenotazioni si può scrivere all’indirizzo cfwfoto@libero.it oppure telefonare al numero 329-2185075 o ancora 347-0891530.

Qui il depliant del corso

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Inaugurazione mostra Pietro Masturzo e incontro con l’autore

Trieste Photo Days 2014

Nell’ambito del Trieste Photo Days 2014, è stata inaugurata ieri sera la mostra fotografica di Pietro MASTURZO intitolata “Sui tetti di Teheran” con la raccolta di immagini che nel 2009 ha partecipato al prestigioso concorso del fotogiornalismo World Press Photo e che ha portato il nostro fotografo italiano a vincere il primo premio per foto singola.

Il “World Press Photo of the Year” è il Premio più prestigioso del fotogiornalismo internazionale.Il Premio è stato istituito nel 1955, ad Amsterdam, da una Fondazione olandese denominata, per l’appunto, World Press Photo. L’attività più rinomata della Fondazione è proprio quella di conferire annualmente un prestigioso riconoscimento ad un’immagine che si riveli non solo eloquente in quanto sintesi fotogiornalistica dell’anno, ma che, nel mostrare una situazione o un evento di grande importanza giornalistica, riesca a palesare l’eccezionale capacità visiva del suo autore. Le immagini del World Press Photo sono la memoria di oltre mezzo secolo di storia dell’umanità (ahimé, una storia davvero triste, fatta di soprusi e di crudeltà). Basti pensare all’immagine del monaco vietnamita che si dà fuoco per protestare contro la persecuzione dei buddisti da parte del governo di Ngo Dinh Diem (foto di Malcon Browne del 1963), oppure a quella del capo della polizia vietnamita che giustizia un prigioniero viet cong sparandogli alla testa in una strada di Saigon (Eddie Adams, 1968) o ancora quella, famosissima, di una bambina vietnamita, nuda e gravemente ustionata, in fuga dal suo villaggio dopo un bombardamento statunitense al napalm (Nick Út, 1972), o, infine (ma questi sono solo alcuni esempi), quella del manifestante cinese che da solo impedisce il transito dei carri armati durante la protesta di Piazza Tienanmen (Charlie Cole, 1989). Sono immagini che sono diventate icone della fotografia contemporanea.

Il 12 febbraio del 2010 (dopo due settimane di selezioni, durante le quali sono state esaminate 101.960 immagini realizzate da 5.847 fotografi di 128 differenti nazionalità), la Giuria della 53a edizione annuale del “World Press Photo” ha assegnato il Premio più ambito ad un Italiano, un giovane laureato in Relazioni Internazionali presso l’Università Orientale di Napoli, nato nel 1980 a Piano di Sorrento in provincia di Napoli, Pietro MASTURZO. L’immagine con cui Pietro ha vinto quello che da tutti è ritenuto il più importante concorso del mondo, s’intitola “Sui tetti di Teheran”, una foto facente parte di un portfolio con il quale, prima del “World Press Photo of the Year”, l’11 ottobre del 2009 aveva ottenuto un secondo Premio al “5° FotoLeggendo” di Roma, tappa conclusiva della sesta edizione di “Portfolio Italia”. Di seguito ecco la motivazione redatta in quella occasione dai Lettori di “FotoLeggendo”: «Per averci portato nella resistenza invisibile delle notti di Teheran, coniugando in una personale scelta stilistica un ottimo livello di fotogiornalismo e il rispetto per il necessario anonimato delle persone coinvolte». Ora, per comprendere l’importanza che riveste il “World Press Photo of the Year”, è sufficiente citare i nomi di alcuni dei vincitori delle passate edizioni, come l’inglese Donald Mc Cullin nel 1964, oppure l’americano Eddie Adams nel 1968, o ancora, per ben due volte, nel 1992 e nel 1994, lo statunitense James Nachtwey. Prima di Masturzo solo un Italiano era riuscito nell’impresa di aggiudicarsi il “World Press Photo of the Year”, il romano Francesco Zizola (nel 1996), con una foto che documentava la tragedia dei bambini mutilati dalle mine anti-uomo in Angola.

Il Presidente della Giuria del “World Press Photo of the Year” 2009, Ayperi Karabuda Ecer (Vicepresidente di Reuters), in occasione dell’assegnazione del Premio a Masturzo, ha detto: «Questa fotografia ci mostra l’inizio di una grande storia. Aggiunge prospettiva alla notizia. È esteticamente ed emotivamente toccante, e il mio cuore l‘ha scelta immediatamente».

Il 2 maggio 2010 Pietro Masturzo è andato ad Amsterdam per ricevere il World Press Photo Award of the Year. La sua foto raffigura alcune donne che, al calar delle tenebre, la sera del 24 giugno 2009, dopo i gravi scontri di piazza seguiti alle rielezioni di Mahmud Ahmadinejād, Presidente dell’Iran, dal tetto di una casa di Teheran, urlavano la loro protesta: “Allah u Akbar – Makbar diktator” (“Allah è grande – Morte al dittatore”).

 

Lasciamo alle parole di Pietro la descrizione dell’episodio: «Alcuni giorni prima delle elezioni presidenziali, ho visto i Bassiji (gli squadristi del regime) manganellare e arrestare i sostenitori di Hossein Mussavi (il principale antagonista di Ahmadinejād) per il solo fatto di far festa in piazza, in sostegno del proprio candidato. Io stesso fui arrestato assieme ad altri fotografi freelance per aver fotografato il loro entusiasmo. Le restrizioni di libertà di cui è vittima il popolo iraniano mi sono apparse subito evidenti. Una volta scarcerato, l’interprete che mi accompagnava mi obbligò, per ragioni di sicurezza, a non scendere in piazza a fotografare le manifestazioni. Quella sera ho sentito delle grida provenire dai tetti e alcuni studenti mi hanno raccontato che si trattava di una protesta che riproponeva quella attuata nel 1979, quando l’Ayatollah Khomeini incitò il popolo a salire sui tetti a manifestare il suo dissenso contro lo Scià, gridando “Allah è grande”. Istintivamente ho preso la macchina è solo salito anch’io sul tetto, emozionato come mai m’era accaduto prima. La tensione era palpabile e le persone avevano paura di essere riprese in volto e di essere poi identificate. Per questo ho fotografato in modo che i soggetti non fossero riconoscibili. Certo, quelle grida rappresentavano una forma di protesta e di lotta, ma anche un’invocazione di speranza».

 

Mostra «PIERPAOLO MITTICA. ASHES / CENERI»

A Pordenone, in Corso Vittorio Emanuele II, n.60, presso la Galleria Harry Bertoia, dal 13 settembre 2014 al 11 gennaio 2015 è esposta la mostra di opere dal titolo Ashes/Ceneri di Pierpaolo Mittica.

 

La fotografia, per la memoria del presente di Angelo Bertani

“La mostra propone le immagini che Pierpaolo Mittica ha fissato con il suo obiettivo nell’arco di quindici anni, dal 1997 al 2013. Dieci sono le sezioni in cui essa è articolata, corrispondenti ad altrettanti reportage realizzati in varie regioni del nostro problematico pianeta secondo un progetto organico che è andato sempre meglio precisandosi: fare in modo che la fotografia fissi nella memoria collettiva del presente ciò che invece il mondo opulento si ostina a non voler vedere. Charles-Henri Favrod ha rimarcato il fatto che Mittica ha sentito la necessità di testimoniare e dunque di diventare davvero fotoreporter nel momento stesso in cui ha incontrato l’abominio, la sistematica umiliazione dell’essere umano, nei paesi della Bosnia e del Kosovo devastati dalla guerra così come negli slums e delle discariche a cielo aperto dell’India in cui migliaia e migliaia di uomini e di bambini ogni giorno vanno alla ricerca di che sopravvivere. E del resto il fotografo pordenonese, a partire dal 2011, anno del reportage sulla contaminazione radioattiva di Fukushima, ha dato inizio a un nuovo progetto, denominato Living Toxic, con il quale intende dar conto del degrado ambientale in cui versano vaste aree del pianeta a causa di una concezione cinica di sviluppo e di progresso: così ora l’esposizione, significativamente intitolata Ashes Ceneri (da intendere in senso proprio ma anche metaforico) rende evidente in modo drammatico e incontrovertibilmente anche questa aberrazione per cui l’uomo è degradato a variabile potenzialmente insignificante o d’intralcio nel cammino radioso dell’espansione economica. Scrive in catalogo Luis Sepulveda: ‘Pierpaolo Mittica ci conduce attraverso la nostra stessa memoria e la rende più forte, più ostinata e ribelle. Le sue imnmagini sono il marchio d’identità della nostra epoca e, allo stesso tempo, un’invito a far diventare parte della nostra memoria personale quell’altra memoria che ci mostrano: la dolente memoria contemporanea dell’umanità'”

 

Dr. Pierpaolo Mittica, fotografo umanista conosciuto a livello internazionale, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali. Nel 1990 consegue il diploma in conservazione, tecnica e storia della fotografia indetto dal CRAF. Studia con Charles – Henri Favrod, Naomi Rosenblum e Walter Rosenblum, suo padre spirituale della fotografia. Ha fotografato in Italia, Cina, Cuba, Vietnam, Bosnia, Kosovo, Serbia, Ucraina, Bielorussia, India, Indonesia, Bangladesh, Giappone, Russia. Le sue foto sono state esposte in Europa e Stati Uniti e la mostra “Chernobyl l’eredità nascosta” è stata scelta nel 2006 dal Chernobyl National Museum di Kiev in Ucraina come mostra ufficiale per le celebrazioni del ventennale del disastro di Chernobyl. E’ relatore in numerose conferenzi in Italia, Europa, Stati uniti e Giappone, e le sue foto sono state pubblicate da quotidiani e riviste italiani e stranieri, tra cui l’Espresso, Alias del Manifesto, Vogue Italia, Repubblica, Panorama, Il Sole 24 ore, Photomagazine, Daylight Magazine, Japan Days International, Asahi Shinbum, The Telegraph, The Guardian, Asian Geo.

 

Ingresso: intero € 3,00 – ridotto € 1,00

Orariomartedì > sabato 15.30 > 19.30 domenica 10.00 > 13.00 – 15.30 > 19.30 chiuso: i lunedì, 1 novembre, 25 dicembre e 1 gennaio 2015

Qui il sito della mostra e qui il sito personale di Pierpaolo Mittica.

Non perdete l’occasione di acquistare il catalogo delle opere al costo di 20,00€ presso la biglietteria della mostra.

Inaugurazione “Sui tetti di Teheran” mostra fotografica di Pietro Masturzo

Mercoledì 19 novembre alle ore 18:30 presso la Sala Mostre Fenice, nell’ambito di Trieste Photo Days, festival internazionale di Fotografia, la sezione Fotografia del Circolo organizza: 

“Sui tetti di Teheran” mostra fotografica di Pietro Masturzo 

Vincitore del World Press Photo of the Year 2009 (secondo Italiano dall’istituzione del Premio nel 1955), Masturzo dedica i suoi scatti alla documentazione della protesta femminile sui tetti della capitale iraniana Teheran, dopo la rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad nonostante i notevoli indizi di brogli elettorali. 

 

Gli orari di apertura della mostra sono i seguenti:

Lunedì – Venerdì: 10.00 – 11.30 e 17.00 – 19.00



Trieste Photo Days: www.triestephotodays.com

Trieste Photo Days 2014

 

Il 12 giugno 2009 in Iran si sono svolte le elezioni presidenziali. Elezioni fortemente contestate che hanno visto, a trent’anni dalla cacciata dello Scià, il popolo iraniano organizzare il proprio dissenso con manifestazioni di protesta. Queste manifestazioni, come riportato da notiziari televisivi e programmi di approfondimento, sono state duramente soppresse dal regime iraniano. Ma di notte i dissensi di piazza hanno lasciato il posto ad una contestazione differente, una protesta che è nata dall’alto della città. Alle ventidue in punto gli abitanti di Teheran si raccoglievano sui tetti delle rispettive abitazioni e, al grido di “Allah u Akbar” e “Makbar diktator” (“Allah è grande” e “Morte al dittatore”), esprimevano il loro dissenso e la loro angoscia verso un regime sanguinario e dittatoriale. Pietro Masturzo, giovane fotografo napoletano, è salito su quei tetti per condividere e documentare la protesta. L’autore ha affrontato il tema con uno stile straordinariamente contemporaneo e raffinato, alternando gli sguardi oggettivi sulla città ad immagini decisamente personali, quasi delle sensazioni. Ha ritratto le persone come fantasmi, schiacciati contro le balaustre ed abbassati sui tetti per non farsi riconoscere dalle milizie governative. Così gli Iraniani hanno affidato al cielo ed alla notte la loro inquietudine, certi di una giustizia superiore. Con grande maestria Pietro ci ha illustrato la situazione di precarietà e di pericolo di chi decideva di affrontare il regime. Tutta l’angoscia e la tensione sociale ora traspare da queste figure umane, mosse e sfocate, trasformate così in spiriti che si perdono in cieli notturni dai colori lividi ed irreali di una Teheran che vuole cambiare.

Davide GROSSI

 

Pietro Masturzo nasce a Napoli nel 1980. Durante gli anni dell’Università si avvicina alla Fotografia che diventa il suo strumento espressivo e documentaristico. Al conseguimento della laurea in Relazioni Internazionali, si trasferisce da Napoli a Roma per studiare Fotografia in maniera più approfondita. Inizia a collaborare prima con l’Associated Press e poi con diverse altre Agenzie fotogiornalistiche, pubblicando le sue foto sulle maggiori testate nazionali. Appassionato osservatore del mondo e delle sue culture, con uno sguardo sempre attento alle dinamiche internazionali, realizza costantemente reportage in paesi caratterizzati da governi dittatoriali, come Iran, Birmania, Egitto e Libia. Da diversi anni porta avanti un progetto sull’instabilità geopolitica della zona caucasica e sulle relative conseguenze sulla popolazione. Nel 2009 si classifica secondo al “FotoLeggendo” di Roma e partecipa alle selezioni finali di “Portfolio Italia” con “Sui tetti di Teheran”, un lavoro sulle proteste in Iran all’indomani delle elezioni presidenziali. Nel 2010 è proclamato vincitore del World Press Photo con una delle immagini tratte da quel lavoro, mentre l’intero portfolio ottiene il 1° Premio nella categoria “People in the News”. Dal 2011 Masturzo è membro dell’Agenzia “OnOff Picture”.