«La disponibilità di nuovi strumenti, la seduzione del post-moderno e la molteplicità dei media che caratterizzano la nostra epoca hanno allargato la visione di molti fotografi e stiamo assistendo al definitivo abbattimento dei confini tra la fotografia e le altre forme d’arte. “Confini” è la rassegna delle contaminazioni tecniche e linguistiche». Con queste parole venivano tracciate nel 2001 le linee guida di un progetto che oggi si conferma come un momento di verifica e di incontro con gli Autori che utilizzano la fotografia in modo creativo al di fuori dalle convenzioni.
Giunta alla sua 13a edizione, “Confini” (www.confini.eu) è una vetrina sulla fotografia contemporanea, una realtà unica nel suo genere in Italia, ed è rivolta a quanti utilizzano il linguaggio fotografico per indagare le frontiere tra la fotografia e le altre forme di espressione artistica; in altre parole una rassegna sulla fotografia che non documenta e che spesso non rappresenta il reale, ma che riflette una dimensione personale e intima attraverso progetti composti da immagini fisse bidimensionali. Per gli Autori selezionati si tratta di un’occasione davvero unica per promuovere i loro lavori su tutto il territorio nazionale. “Confini” oggi rappresenta una rete nazionale di associazioni e gallerie di conclamata attendibilità nel settore della fotografia. “MassenzioArte” a Roma, “Polifemo Fotografia” a Milano, “Spazio Arte” a Pistoia, “VisionQuest” a Genova, “Sala Fenice” a Trieste, “L’Impronta” a Cosenza, “Galleria Luigi Ghirri” a Catania, “PhotoGallery” a Firenze e “CivicoCinque” a Venezia, costituiscono un cartello di spazi espositivi che non ha precedenti nel panorama italiano. “Photographers.it” e la rivista “Il Fotografo” sono i partner culturali della rassegna.
Quest’anno i cinque lavori prescelti sono:
“NDT No Destructive Testing” di Alessandra Matia Calò (Reggio Emilia), una radiografia dell’albero genealogico dell’Autrice che indaga su vecchi racconti e riallaccia antichi legami all’interno dell’album di famiglia.
“Le città sommerse” di Silvio Canini (Bellaria – Igea Marina RN), un “multi-universo”’ di mondi, di stati di tempo, di spazio, di luce e di ombra, che in qualche modo rappresenta un autoritratto dell’Autore alla ricerca di se stesso.
“Viaggio in Europa” di Luciano D’Inverno (Napoli), un processo d’immaginazione, attraverso il quale l’Autore esprime il desiderio di percorrere l’intera Europa, fino a raggiungere il luogo concepito mentalmente.
“Darkness” di Luca Palatresi (Firenze), antologia d’identità nascoste di protagonisti che si deformano alla luce delle tenebre; impulsi reconditi, sogni inespressi, vite costrette in corpi che emergono dall′ombra mostrandosi al mondo.
“Satori” di Giovanni Presutti (Firenze), riproduzione metaforica di fiori e piante che diventano opere dalla forte impronta filosofica, in una fusione fra la religione orientale del Buddismo Zen e i fondamenti del mondo.
Fotografie di Renata Deganello
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