16 marzo 2016 – 8 aprile 2016
«Eterna/mente» (2011)
Mostra di Andrea Mirenda
Gerusalemme, palcoscenico bi-millenario dell’universo immaginifico ebraico, cristiano e mussulmano. Neppure il più disincantato dei visitatori rimane insensibile di fronte alla molteplicità stupefacente di riti, preghiere, costumi, sentimenti che pervadono la Città della Pace. I plurimi linguaggi visionari e millenaristi che questo “melting pot” ha elaborato danno conto, poi, ancora oggi, nel loro eterno conflitto, del drammatico paradosso che attanaglia la culla del monoteismo e, allo stesso tempo, dell’energia spirituale che da essi promana. Eterna\mente nasce dal tentativo di confrontarsi con queste profonde suggestioni e, più in generale, con l’ancestrale e innato bisogno dell’Uomo di affrancarsi da una meccanica condizione materialistica, in favore di una dimensione spirituale rinvenuta nella meditazione e nella preghiera. Molti sono i possibili approcci estetici: tra tutti si è preferito l’abbandono di ogni intento narrativo per lasciar scorrere l’incanto della progressiva dissoluzione materica dei corpi fluttuanti, preludio magico di una dimensione spirituale “in fieri”…
Andrea MIRENDA
Andrea Mirenda nasce a Verona il 10 giugno 1958. Vive e lavora a Verona. Inizia a fotografare, come molti all’epoca, alla fine del liceo e, da allora, mostra un costante interesse per la sperimentazione visiva. È Socio de “Ilbiancoenero” di Brescia nonché del Circolo Fotografico Veronese, del Circolo Fotografico L’Immagine di Verona e del Gruppo Fotografico Lo Scatto di Garda. Idealmente legato al surrealismo bretoniano e alle intuizioni dada di Tzara, Mirenda, nelle sue ricerche, non sembra mostrare interesse per una (piuttosto improbabile) “verità assoluta”. Nelle sue immagini manca, difatti, il racconto; traspare, piuttosto, la volontà di condividere con l’osservatore qualche “rumore di fondo”, qualche scampolo di sentimento, sovente “noir”. L’approccio immaginifico lo attrae inevitabilmente verso quello che non c’è o che, comunque, non si vede subito; verso quel “grumo” che si percepisce sensualmente, prima ancora di averlo messo a fuoco… Le immagini che “raccoglie” assolvono, come per molti, ad una personale funzione introspettiva; il mondo esterno viene piegato a strumento per un viaggio interiore. Andrea Mirenda pubblica alcuni lavori fotografici, per lo più di paesaggio urbano, per i tipi di Demetra-Giunti. Le sue ricerche vengono esposte a Firenze, Verona, Brescia (al Museo di Santa Giulia), Garda, Torri del Benaco, Bardolino. Nel 1998 la rivista Fotografare pubblica la sua ricerca “Presenze minime”. Nel 2000, con il portfolio “Segni umani”, viene premiato come “miglior autore” nel Concorso Nazionale “Città di Verona”. Nel 2011 si aggiudica il secondo Premio al Concorso Nazionale per portfolio “Città di Garda”, Selezione che successivamente lo vede imporsi nel 2013 e nel 2015.
Scarica la Cartolina della mostra di Andrea Mirenda
Articolo di oggi, 16 marzo 2016, sul quotidiano locale “Il Piccolo”.
Fotografie di Renata Deganello e Scilla Sora
Devi accedere per postare un commento.