Mostra “IL PALIO DI SIENA” di Federico BEVILACQUA

Mercoledì 21 marzo 2018

«Il Palio di Siena»

Mostra di Federico Bevilacqua

Il Palio di Siena è comunemente identificato in una competizione in cui dieci contrade, attraverso i loro fantini e cavalli, si contendono un drappellone dipinto, il Palio per l’appunto, dopo tre giri attorno a Piazza del Campo.

In realtà è qualcosa di più personale, intimo. È l’atto finale di una serie di eventi più o meno articolati, più o meno formali che si svolgono durante tutto l’anno, scandendo la vita di ciascuna contrada, e che nei quattro giorni che precedono la corsa compongono una vera e propria sequenza di riti con rigide procedure ed orari.

Dalla tratta, in cui, mediante sorteggio, si assegnano i cavalli alle contrade, alle prove, alle cene in contrada con i canti propiziatori, alla cura del cavallo, fino alla benedizione dello stesso e alla preparazione delle comparse per il corteo storico, al giubilo in caso di vittoria.

In questo evento, che non ha più solamente i connotati di tradizione e folklore, ma che acquista a tutti gli effetti una valenza di carattere antropologico, si incarna lo stretto rapporto tra i senesi e la città, l’amore per il cavallo, l’appartenenza alla propria contrada e la viscerale competizione e rivalità tra tutte le diciassette presenti.

Tutto questo magicamente, violentemente condensato in novanta infuocati secondi di corsa.

Federico BEVILACQUA

 

Federico Bevilacqua vive e lavora ad Arzignano, in provincia di Vicenza.

L’interesse per la fotografia si sviluppa inizialmente non attraverso la produzione di immagini, bensì attraverso libri e mostre, con preferenza, quasi immediata, per il bianco e nero. Nei primi anni si dedica alla sperimentazione e al perfezionamento delle tecniche di sviluppo e di stampa analogica e inizia a cimentarsi nel reportage, rivolgendo l’attenzione prevalentemente all’individuo in vari contesti sociali: l’ambiente urbano, la strada, la metropolitana.

Fonte principale dell’ispirazione fotografica è la curiosità: luoghi, persone e situazioni sociali in cui raccontare sempre la condizione umana. Nascono in questo modo reportage strutturati e di lunga durata in cui si documenta la vita degli anziani (2012), dei disabili (“Senza parole” – 2014), le atmosfere di “non luoghi” come la metropolitana (“Stand By” – 2017) fino al Palio di Siena (2017).

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