Incontro con Massimiliano SCHIOZZI: “LA TERRA CHE PIU’ AMO” – Manlio Malabotta fotografo in Istria

Incontro con Massimiliano Schiozzi

«Il mio curriculum lo troverà nella notizia delle poesie, e a esse posso aggiungere che dal 1933 non vivo più a Trieste, che dal 1946 sono a Montebelluna, che prima ho soggiornato sul Carso (Comeno) e in Istria (Montona) e che la terra che più amo è proprio l’Istria» così scrive Manlio Malabotta (1907-1975) nel 1969 a Jacopo Cella, direttore della Società istriana di archeologia e Storia patria del Veneto.

Le colline e le nuvole dell’Istria, un battesimo a Montona, la piazza di Rovigno, la spensierata gioia sul molo di Salvore, momenti di festa a Visinada e una serie suggestiva di immagini realizzate a Fiume sono le protagoniste di questo incontro. A 110 anni dalla nascita di Manlio Malabotta, notaio, collezionista, poeta, critico, ma anche fotografo, nei suoi “scatti istriani” possiamo scoprire il suo percorso culturale e biografico e iniziare un racconto più ampio sulla cultura – e la fotografia – negli anni Trenta in questa parte dell’Adriatico.

Manlio Malabotta ha realizzato tutte queste foto, quasi ottanta anni fa, con una “Leica”, un apparecchio di piccolo formato, agile, poco pesante, da usarsi a mano libera e dalle grandi potenzialità. Alla “Leica” e alla precisione meccanica e ottica di questo apparecchio Malabotta sarebbe stato fedele in tutta la sua attività di fotografo.

Tutte le immagini sono state tratte digitalmente dai negativi: non esiste infatti, o meglio, non è emersa alcuna stampa su carta ricavata da questi rullini. Molto probabilmente sono state spazzate via assieme ai libri biblioteca del notaio a Montona, dalla guerra che ha sconvolto l’Istria a partire dal settembre 1943.

Massimiliano SCHIOZZI

40° Anniversario del Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä

Domenica 7 maggio 2017

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Fulvio MERLAK apre il 40° Anniversario del Circolo Fotografico!

In apertura, musica dal vivo con il duo “Loretta & Corrado

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Pubblico numeroso quest’oggi!

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In sala sono presenti anche Lorenzo ZOPPOLATO, Francesco COMELLO, Giancarlo RUPOLO, Nazzareno BERTON, Sergio CARLESSO, Orietta BAY, Nilla e Silvano BICOCCHI… e un attento cagnolino!

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Fulvio MERLAK presenta la mostra di Lorenzo ZOPPOLATO dal titolo “Le cronache immaginarie del domatore di cavalli“.

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Letture portfolio “Face to Face”: Orietta BAY e Silvano BICOCCHI hanno letto le opere di Giancarlo RUPOLO, Marino PORFIRI e Silvia MARTELLANI.

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Presentazione della mostra con proiezioni di Francesco COMELLO dal titolo “L’isola della salvezza“, opera che si è aggiudicata il terzo premio Daily Life Stories del World Press Photo 2017.

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Momento aperitivo!

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Continua la lettura di portfolio “Face to Face”, alla quale si aggiunge Tullio FRAGIACOMO, con le opere di Nazzareno BERTON, Giulio BONIVENTO, Gianfranco CREVATIN, Ernesto PETRONIO e Alessandro ROSANI.

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Conversazione con Manfredo MANFROI.

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Intervento musicale di Elia MARCHESICH, il più giovane socio del Circolo.

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Conversazione con Mario SILLANI  DJERRAHIAN con proiezione dei suoi lavori e di Monika BULAJ con la presentazione delle sue opere.

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Cena celebrativa finale preparata da Scilla e Diana!

 

Foto di Marinella ZONTA:

 

29° Gran Premio Fotografico per stampe in Bianco e Nero – Quinta e ultima serata

Oggi, in apertura di serata, sono stati presentati gli autori del portfolio collettivo dal titolo “Mercati” della serie “Monologhi” esposto presso lo Spazio Portfolio del Circolo.18308976_1906829062894541_385518238_n

 

 

Quinta e ultima serata per foto in Bianco e Nero del nostro 29° Torneo Fotografico giudicata da Fulvio MERLAK, Tullio FRAGIACOMO e Giuseppe IALUNA.

La classifica della serata è la seguente:

5° – Olga MICOL

4° – Silvano MATKOVICH

3° – Gianfranco FAVRETTO

2° – Cristina LOMBARDO

1° – Maurizio COSTANZO

Gli ulteriori partecipanti di oggi: Paolo ARGENZIANO, Manuela CECOTTI, Lucia CREPALDI, Gianfranco CREVATIN, Carlo MICHELAZZI, Massimo TOMMASINI.

Al termine della quinta serata, siamo lieti di annunciare il vincitore del 29° Gran Premio Fotografico per foto Bianco e Nero che è Furio SCRIMALI.

1° CORSO BASE DI POST PRODUZIONE – “DOPO LO SCATTO”

Perché iniziare un Corso Base di Post–Produzione fotografica? Cosa si nasconde dietro questo termine, un po’ minaccioso e anche vagamente inquietante? Il cambiamento fotografico che abbiamo vissuto in questi anni ha portato l’appassionato fotografo, il cosiddetto “fotoamatore evoluto”, dai procedimenti analogici (pellicole, camera oscura, trattamenti chimici, ecc.) ai procedimenti completamente digitali (file, camera chiara, software, ecc.). Quando, una volta, ci si affidava ad altri, a terze parti (a un negozio fotografico o a un laboratorio), per sviluppare le nostre pellicole o le nostre diapositive, oppure per far stampare le nostre fotografie, il numero degli appassionati fotografi che potevano permettersi di attrezzare a casa loro uno spazio per lo sviluppo e la stampa del bianco e nero o del colore, era costituito da una vera e propria minoranza.
L’avvento e l’affermarsi della fotografia digitale hanno comportato (e quasi imposto ai fotoamatori) una conoscenza e un utilizzo significativo del personal computer e dei software dedicati alla fotografia (non senza i crucci e i problemi che tutti conoscono) offrendo altresì la possibilità di poter trattare completamente le proprie fotografie e di poterle “gestire” anche dopo lo scatto. Ampliando le competenze dei fotoamatori, la Post-Produzione dà la possibilità a molti di poter chiudere quel cerchio fatto di idea visiva, scatto, Post-Produzione, e di arrivare, come ultimo atto, alla stampa finale; e tutto ciò, cosa fondamentale, controllando, migliorando e gestendo tutti i passaggi, senza alcun intervento esterno.

Obiettivamente, non è poca cosa poter evitare di affidare ad altri la nostra percezione visiva e poterla, altresì, completare autonomamente. Un Corso Base di Post-Produzione può innestare un percorso di conoscenze ed esperienze che condurranno a  chiudere quel cerchio, consentendo la preparazione dei file fotografici per la stampa finale. E può anche aprire le porte dell’eventuale passo successivo, che sarà quello di un Corso per la “stampa professionale”, per una totale autonomia della visione e del
linguaggio espressivo fotografico.
Nei nostri file fotografici è quasi impensabile non passare attraverso una fase di Post–Produzione:

basti pensare al file Raw che, di fatto, deve essere aperto e post-prodotto da appositi software. Post-Produzione è anche l’attività espletata quando si utilizzano quei semplici comandi dei vari software che, dopo lo scatto, danno la possibilità di operare
un’interpretazione personale, come per esempio il ritaglio fotografico, l’intervento sulla luminosità o sul contrasto, ecc. Per poi arrivare fino a quelli molto delicati della gestione, intonazione, bilanciamento e correzione del colore.
In questi ultimi anni moltissimi programmi si sono evoluti nonché semplificati, permettendo di gestire autonomamente la Post-Produzione dei propri file fotografici, e il famoso (e per certi versi
controverso) Photoshop non rappresenta più la sola e unica possibilità. Bisogna però entrare in contatto con dei concetti e dei comandi di Post-Produzione che sono fondamentali e che sono alla base di ogni programma di Post-Produzione. La loro conoscenza
e la loro conseguente gestione possono portarci a post-produrre le nostre idee visive e le nostre fotografie restando pienamente fedeli al ricordo mnemonico delle scene ritratte, e di riportare in esse le emozioni, i colori e le sensazioni vissute, disponendole secondo quel “tutto” che è il linguaggio fotografico. Il Corso cercherà di offrire
proprio la possibilità di aprire i propri orizzonti fotografici e di acquisire le basi essenziali per un viaggio che porterà ognuno verso un nuovo percorso, verso nuove conoscenze, in sintonia con il proprio modo di vedere e di sentire.

INSEGNANTE
Furio SCRIMALI Socio fin da ragazzo del
CAI, amante del mondo della natura e appassionato
alpinista, dal 1988 collabora con alcune importanti
Agenzie Fotografiche del settore. Sue immagini
sono state pubblicate sulle più qualificate riviste
specializzate. È Autore di alcuni importanti libri:
“Alpi Carniche”, “Il Carso della grande guerra. Le
trincee raccontano”, “Il Vodice. La montagna di
Gonzaga. Dalla testa di ponte di Plava alla 10a
battaglia dell’Isonzo”.

1° Corso Base di Post-Produzione - depliant (1)

Scarica qui il depliant del corso