Mercoledì 26 febbraio 2014
La mia fotografia è in costante “involuzione”.
Lo stile da me usato per più di un ventennio (e cioè fino a tre anni fa) era molto classico e legato alle rigide regole compositive e tecniche dei manuali: soggetti accattivanti, macchine e obiettivi di qualità, tutto a fuoco, tutto fermo, esposizione impeccabile, pulizia formale, sezione aurea, punti forti, ecc…
Poi ho sentito il bisogno di svicolare dalle catene in cui ero intrappolato, ho comprato una macchina compatta ed ho provato a scattare fotografie meno precise, sicuramente di livello inferiore sotto il profilo estetico ma che restituissero un maggiore impatto emotivo.
Sia chiaro che non ho inventato assolutamente nulla, ma a me piace chiamare queste fotografie “Lo-Fi”, dal termine musicale contrario di “Hi-Fi” che identifica la registrazione di un disco rock consapevolmente effettuata a “Bassa Fedeltà” per ottenere una barriera sonora più cruda o grezza.
A questa personale ribellione si è aggiunta la rivelazione del portfolio fotografico come linguaggio molto congeniale alle mie attitudini. Così ho cominciato a scattare fotografie solamente con l’intento di raccogliere un complesso di immagini che rientrassero in un progetto ben preciso.
Gli scatti che vanno a comporre i miei portfolio sono a volte studiati a tavolino dopo vari ragionamenti che contemplano l’idea base e lo studio della fase realizzativa, studio mirato ad ottenere fotografie dal massimo valore espressivo (cerco di spremere il soggetto). Questo tipo di approccio ha lo scopo di ottenere dei racconti prettamente concettuali.
In altri casi la mia fotocamera ha un contatto totalmente improvvisato con i soggetti e le istantanee vengono raccolte in portfolio più formali, catalogabili nel genere street.
Durante la serata vi mostrerò alcuni portfolio e la sequenza della mia “involuzione evolutiva”.
Roberto D’ALESIO
Grazie di essere intervenuti così numerosi.
Spero che sia stata utile a qualcuno di voi aver divulgato la mia esperienza, i miei “colpi creativi” ed i miei “errori strategici” per crescere insieme.
Mi è solo dispiaciuta l’assenza di domande.
Sono gradite critiche ed anche eventuali elogi.
Grazie e ciao a tutti