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33° Gran Premio Fotografico – 2a serata Bianco&Nero

Venerdì sera si è tenuta (come sempre online) la Riunione di Selezione della seconda Tappa riservata ai File in Bianco&Nero del “33° Gran Premio Fotografico Fincantieri–Wärtsilä”.
In occasione di questa seconda Tappa B&N, hanno  partecipato 21 Autori con 58 immagini.
Questa di seguito la Classifica definita dalla Commissione:

1o Gianfranco Crevatin

2a Sonja Marinsek

3a Lia Dondini Taddei

4a Manuela Cecotti

5a Aurora Bregant.

La Commissione, dopo una prima selezione, eseguita da ogni Giurato in modo autonomo (esaminando le 58 immagini ricevute in forma assolutamente anonima), si è riunita in videoconferenza, e ha scelto dapprima un’immagine per Autore, e poi le cinque fotografie finaliste, stabilendo la classifica definitiva della Tappa. Solo a conclusione delle operazioni, i Giurati sono venuti a conoscenza della paternità delle singole foto.

Nel ringraziare il Responsabile di gestione degli Incontri, Fabrizio Fabris, e i miei due colleghi Giurati, Tullio Fragiacomo e John Gubertini, e nel complimentarmi con tutti gli Autori, invio un caro saluto a tutti.

Fulvio Merlak

Scarica le foto scelte per autore

1a Classificata – CREVATIN Gianfranco

1 – Crevatin Gianfranco

Diretta, d’impatto, dove il quotidiano viene stravolto dalla veduta di un angolo cittadino, vissuto da una persona che ci provoca una forte emozione. Una giornata di pioggia, con i passanti indifferenti che si lasciano alle spalle una signora intenta a proteggersi, in condizioni a dir poco disagiate per la normalità degli standard moderni; immagine valorizzata da una cornice naturale che enfatizza la drammaticità della scena. Lei ci osserva, con una smorfia che la trasforma in qualcosa di minaccioso a causa del suo sguardo assolutamente magnetico, che risulta il vero punctum dell’immagine. Una street di notevole spessore che ha la capacità di ribaltare la realtà, e dove il bianco e nero è sicuramente una scelta azzeccata per valorizzare lo scatto.

2° Classificato – MARINSEK Sonja

2 – Marinsek Sonja

Questa fotografia rappresenta l’epilogo dell’eterna lotta fra cacciatori e prede. Il rapace potrebbe essere un Gyps africanus (Grifone dorsobianco africano, ovvero l’avvoltoio più diffuso che si trova nel continente africano). Conosciuto anche per la sua capacità di far “pulizia” delle carcasse di altri animali morti (nella foto possiamo dire che si tratta di uno sventurato Gnu della cui fine nulla sappiamo), l’avvoltoio appare in un momento di particolare tensione. Vita e morte, come in molte immagini che ritraggono gli eterni cicli di vita in tutti gli esseri viventi, ci viene proposta con precisione e intenso focus sul soggetto. I nostri sguardi ricadono sugli occhi del rapace che, certamente, percepiamo freddo e implacabile. Lo Gnu è stato già aggredito da altri animali e la carcassa si presenta ampiamente martoriata. Fotografia forte, contraddistinta da una scelta più che buona dell’attimo in cui premere il pulsante di scatto della fotocamera, e una forza comunicativa tale da permettere a tutti coloro che la vedono di pensare proprio all’eterna lotta per la sopravvivenza che da sempre determina l’evoluzione di ogni cosa su questa nostra terra.

3a Classificata – DONDINI TADDEI Lia

3 – Dondini Taddei Lia

L’immagine ci trasmette una sensazione di silenziosa pacatezza, quasi una percezione d’immutabile e consapevole rassegnazione. L’atteggiamento mesto e composto della signora in primo piano, ma anche il suo sguardo basso e dimesso, sembrano svelare il segno di una serena accettazione per la naturalezza della morte, come pure la sobrietà nei modi con i quali onora la memoria di chi se n’è andato. Tutt’attorno, gli alberi in fiore ma anche il sereno e tranquillo contegno dei frequentatori, paiono rivelare l’imminente arrivo della primavera. Purtroppo l’Autrice non ci fornisce alcuna indicazione circa l’ubicazione del cimitero. L’informazione avrebbe potuto risultare utile per la comprensione di certi usi e tradizioni. Da una ricerca effettuata sembra trattarsi del cimitero di Botiza, un villaggio nel distretto di Maramureș, nella regione storica della Transilvania, in Romania. La vecchia chiesa di legno che s’intravvede dietro alla signora, nonché, poco più avanti, la nuova chiesa ortodossa bianca, sembrano confermare questo assunto. Ma si tratta solo di una supposizione.

4° Classificato – CECOTTI Manuela

4 – Cecotti Manuela

Chi è nato in una città di mare (e non è proprio giovincello) avrà probabilmente avuto qualche parente meno giovane che di mare se ne intendeva veramente. Non mi riferisco ai moderni lupi di mare ma alla moltitudine di persone che ogni notte uscivano in mare per portate a casa, il giorno dopo, la cosiddetta “pagnotta”. A Trieste poi, come non ricordare il canto popolare “Marinaresca”? Ebbene, questa fotografia più di altre simili, può essere evocativa per chi ha negli occhi e nella memoria storie di mare vissute in famiglia, al pari di chi il mare lo vive per la sua inafferrabile variabilità. Un mare con quel suo imprevedibile movimento che, primariamente, si traduce nelle maree o nella sua natura stessa, fatta di calma piatta o incontrollabile potenza. Le mani raccolte dietro la schiena ci mostrano tutta la loro fatica e la postura dell’uomo, sia pur solo intuita, ci lascia davvero immaginare un volto pensieroso, forse accigliato. La presenza della rosa dei venti che si trova in cima al molo Audace (un tempo San Carlo), chiude l’immagine nella sua assoluta triestinità.

5° Classificato – BREGANT Aurora “Escape in wild”

5 – Bregant Aurora

Ritratto fresco, allegro, nel quale la spontaneità della ragazza e lo sfondo del fieno si manifestano piacevolmente armoniosi. Il “tutto a fuoco”, grazie anche alle linee naturali, aiuta l’occhio a portarsi al centro dell’immagine, dove la modella, con un atteggiamento naturale ma anche di leggero imbarazzo, dona con il suo sorriso, quella leggerezza che ci piacerebbe vedere in tutti i ragazzi della sua età. Il ritratto potrebbe tranquillamente essere la rappresentazione della felicità, e quindi ci sentiamo di ringraziare l’autrice per aver condiviso con noi la sua opera.

 

33° Gran Premio Fotografico – 1a serata Bianco&Nero

Questa settimana si è tenuto il primo Incontro riservato ai File in Bianco&Nero del “33° Gran Premio Fotografico Fincantieri–Wärtsilä”.

Nell’occasione hanno partecipato 15 Autori con 42 immagini.
Questa di seguito la Classifica del primo Incontro B&N:

1a Sonja Marinsek

2° Claudio Urizzi

3a Manuela Cecotti

4° Ernesto Petronio

5° Alessandro Sarti.

La Giuria, dopo una prima selezione, eseguita da ogni Giurato in modo autonomo (esaminando le 42 immagini ricevute in forma assolutamente anonima), si è riunita in videoconferenza, e ha scelto dapprima un’immagine per Autore, e poi le cinque fotografie finaliste, stabilendo la classifica definitiva dell’Incontro. Solo a conclusione delle operazioni, i Giurati sono venuti a conoscenza della paternità delle singole foto.

Nel ringraziare il Responsabile di gestione degli Incontri, Fabrizio Fabris, e i miei due colleghi Giurati, Tullio Fragiacomo e John Gubertini, e nel complimentarmi con tutti gli Autori, invio un caro saluto a tutti.

Fulvio Merlak

33° Gran Premio - 1° B&N - Motivazioni Opere Premiate

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32° Gran Premio Fincantieri Wartsila – 5a serata bianco e nero

Questa settimana si è tenuto il quinto ed ultimo Incontro riservato ai File in Bianco&Nero del “32° Gran Premio Fotografico Fincantieri–Wärtsilä”.
Nell’occasione hanno partecipato 17 Autori con 68 immagini (un ulteriore Autore non è stato ammesso in quanto aveva già raggiunto le quattro partecipazioni consentite).
Questa di seguito la Classifica per il quinto Incontro B&N:

1° Giulio Salusinszky

2° Alessandro Sarti

3a Marisa Paoli

4° Giancarlo Staubmann

5° Walter Böhm.

La Giuria, dopo una prima selezione, compiuta ognuno in modo indipendente (su immagini assolutamente anonime), si è riunita in videoconferenza, e ha scelto dapprima un’immagine per Autore, e poi le cinque fotografie finaliste, stabilendo la classifica conclusiva.

Alla luce dei risultati suindicati, la Classifica Generale definitiva della Sezione Bianco&Nero del “32° Gran Premio Fotografico Fincantieri–Wärtsilä” è la seguente:

1° Giancarlo Staubmann   con Punti 25
2° Silvia Martellani
            con Punti 18
3° Silvano Matkovich         con Punti 12


Ora l’appuntamento è fissato per mercoledì 3 giugno 2020 (entro le ore 24.00) per l’ultimo Incontro riservato ai File a Colori.
Nel ringraziare il Responsabile di gestione degli Incontri, Fabrizio Fabris, e i miei due colleghi Giurati, Tullio Fragiacomo e John Gubertini, e nel complimentarmi con tutti gli Autori piazzati, invio un caro saluto a tutti.
Fulvio Merlak

32° Gran Premio Fotografico Fincantieri–Wärtsilä – 4° serata B&N

Questa settimana si è tenuto il quarto Incontro riservato alle Stampe in Bianco&Nero del “32° Gran Premio Fotografico Fincantieri–Wärtsilä”.

Nell’occasione hanno partecipato 22 Autori con 76 immagini (un’ulteriore immagine, presentata a Colori, non è stata esaminata, né conteggiata).

Questa di seguito la Classifica definiva per il quarto Incontro B&N:

1° Giancarlo Staubmann

2° Sonja Marinsek

3° Walter Böhm

4° Ernesto Petronio

5° Guido Zoch.

La Giuria, dopo una prima selezione, compiuta ognuno in modo autonomo (su immagini assolutamente anonime), si è riunita in videoconferenza, e ha scelto dapprima un’immagine per Autore, e poi le cinque fotografie finaliste, stabilendo la classifica conclusiva.
Nel ringraziare il Responsabile di gestione degli Incontri, Fabrizio Fabris, e i miei due colleghi Giurati, Tullio Fragiacomo e John Gubertini, e nel complimentarmi con i cinque Autori delle immagini prescelte, invio un caro saluto a tutti.
Fulvio Merlak

1° Classificato: Giancarlo STAUBMANN
Quello dei “1950 American Diner” è un fenomeno che da un po’ di tempo si è ampiamente diffuso anche in Italia. Nati negli anni ’50 negli Stati Uniti, come tavole calde, oggigiorno i Diner sono una catena di locali per ristorazione veloce, che si distingue per un arredamento un po’ retrò, caratterizzato da sedie metalliche, divanetti in pelle, pavimenti a scacchi, bandiere americane. A servire ai tavoli non ci sono le tradizionali cameriere ma delle giovani “rollerball-girls” in divisa. L’Autore non ci dice dove è stata scattata la fotografia, ma un cartello segnaletico con la scritta “Uscita di emergenza” sembra svelare la dislocazione nazionale. E l’immagine ha il merito di riuscire, almeno per un attimo, a immergerci nella magica atmosfera degli “Happy Days”, nel clima spensierato di quegli anni, quando furoreggiavano i giubbotti in pelle e nei Juke Box risuonavano i mitici brani di Elvis Presley e Chuck Berry.

 

2° Classificato: Sonja MARINSEK
Il bianco e nero non aiuta ad identificare con certezza la specie di airone, ma poco importa; è l’ottima composizione ciò che caratterizza quest’immagine, nella quale il collo attrae subito l’attenzione nel sembrare quasi staccato dal resto del corpo. Un’immagine che viene valorizzata nella sua diagonale dalla scelta del taglio quadrato. Questo azzardo coraggioso ci ha convinto nel portare avanti questa fotografia che non poggia su schemi classici ritrattistici, ma dona vivacità a un bel soggetto, quasi curioso di venire a sapere chi lo sta osservando, con uno sguardo diretto che cattura, e con un ciuffo spettinato che arricchisce la rappresentazione, facendoci conoscere un’ulteriore particolarità della personalità del volatile. Ottima foto.

 

3° Classificato: Walter BÖHM
L’autore di questa immagine ha curato molto la simmetria del suo scatto nel momento in cui stava vivendo questa realtà. Ha colto in un attimo il dialogo dei soggetti in primo piano, la persona che in fondo sta sorseggiando qualche cosa, lo sguardo proteso verso quella convergenza all’infinito delle altre persone e la giovanile poca compostezza del fanciullo sulla destra. Non ritengo, in questo caso, preoccuparmi del mancato senso di movimento di questa navetta perché, a mio parere, l’esterno, grazie alla convergenza, muove lo sguardo proprio in quel punto, nel mezzo dell’immagine. Punto esterno che induce, grazie alla prospettiva, a cogliere con ancor maggior enfasi le microstorie, i vari piani presenti all’interno della navetta. Il viaggio, l’andare è come se non avesse una meta conosciuta e questo sembra liberare le persone da quel momento dell’essere che chiamiamo attesa.

 

4° Classificato: Ernesto PETRONIO
Questa fotografia, pur non presentando particolari accenti innovativi, ci permette di scoprire alcune possibili narrazioni sulle quali vale la pena soffermarsi. Ovviamente, ciascuno può e deve trovare la sua storia ma, secondo me, l’airone (così mi pare) che si trova al limite della prima barena, sembra del tutto immobile, cristallizzato, al pari del primo piano, con la superficie dell’acqua della laguna completamente ferma. L’acqua, poi, riflette la luce del cielo indubbiamente nuvoloso. Lo spazio è dilatato e lo sguardo, non fermato da altri elementi, si può posare sullo sfondo, sulla linea dell’orizzonte: questa è segnata da una fila di alberi che, a un primo sguardo, appaiono come mossi, agitati in modo così omogeneo da confondere l’osservatore, che però è anche rassicurato dal cielo, dal suo movimento non contrastato. La linea del cielo è indistinta da quel lieve mosso e, se vogliamo, lasciamo pure che si accompagni al volo del piccolo stormo che la sovrasta. L’acqua che riflette la luce, non permettendoci di sapere se e quanto è profonda, se si può aggirare in un qualche modo, diventa una barriera insormontabile, non valicabile. Questo stato non ci permette di andare oltre e restiamo fermi sulla nostra barena, potendo solo immaginare l’andare nella direzione della linea degli alberi. Andare oltre, così, è impossibile e l’airone sembra quasi un guardiano a difesa di quella quiete.

 

5° Classificato: Guido ZOCH
Ritratto ben eseguito, dove il volto è ottimamente bilanciato dal triangolo determinato dall’incrocio delle braccia. Buona la tecnica usata, anche se per spronare l’Autore a dare un’impronta più autoriale, il consiglio spassionato è quello di osare di più. Una valorizzazione del volto della modella, con un taglio più ardito e un atteggiamento delle mani più delicato, avrebbe donato più intimità all’immagine. La strada è quella giusta e l’uso corretto della tecnica si percepisce; ma liberarsi dagli schemi canonici per poter “scrivere” con la propria macchina fotografica e non solo fotografare, dovrebbe essere la prossima missione. Ottima ricerca.

 

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32° Gran Premio Fincantieri Wartsila – 3a serata bianco & nero

In giuria alla terza serata per Stampe in Bianco e Nero del nostro Gran Premio Fotografico, sono stati scelti Arnez Marco, Deganello Renata e Merlak Fulvio.

Dopo attenta valutazione, al termine della serata questa è la classifica decisa dalla giuria:

5° – PETROSSI Massimiliano

4° – STAUBMAN Giancarlo

3° – MAZZANTI Davide

2° – MARTELLANI Silvia

1° – AGOLINI Renata