«Per la finezza intellettuale e la naturalezza espressiva con cui ha saputo esplorare e capire le realtà, le usanze, le tradizioni culturali e religiose di Paesi lontani, ignorati, apparentemente diversi, esplorando i microcosmi dello spirito e della devozione così come i territori della guerra e dei soprusi, raccontando storie di un’umanità senza voce, storie di povertà e di dolore, ma anche di bellezza e fiducia in un futuro libero da paure e pregiudizi.»
È questa la motivazione con la quale è stata premiata Monika Bulaj all’”11° TriestePhotoFestival”
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