Mercoledi 6 febbraio 2013
Scrive Walter Benjamin nella sua Piccola storia della fotografia : «Per la prima volta, dopo decenni, soltanto i cortometraggi a soggetto dei russi fornirono l’occasione di far comparire davanti alla cinepresa uomini che non avrebbero saputo che farsene della loro fotografia. Istantaneamente il volto umano ricomparve sulla lastra con un significato nuovo, enorme. Ma non si trattava più di ritratti. Di che cosa si trattava? È il grande merito di un fotografo tedesco, quello di aver risposto a questa domanda. August Sander ha raccolto una serie di teste che non ha nulla da invidiare alla poderosa galleria di fisionomie di un Eizenštein o di un Pudovkin, e lo ha fatto da un punto di vista scientifico».
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