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30° Gran Premio Fotografico per stampe in Bianco e Nero – Prima serata
Prima di iniziare la 30a edizione del nostro Gran Premio, sono stati presentati gli autori del portfolio collettivo della serie Monologhi “Trieste, una scontrosa grazia“.
Abbiamo inoltre consegnato un omaggio a Elia Marchesich come ringraziamento per aver allietato gli ospiti al pianoforte durante i festeggiamenti del quarantennale del Circolo.
Oggi ha preso il via la prima serata del nostro Gran Premio.
In giuria: Tullio FRAGIACOMO, Fulvio MERLAK e Paolo PITACCO.
1° posto: Ernesto Petronio
2° posto: Furio Scrimali
3° posto: Gianfranco Favretto
4° posto: Renata Agolini
5° posto: Cristina Lombardo
15° TriestePhotoFestival – Tiriamo le somme
Riprendo, e non è la prima volta, una testimonianza del giornalista Michele Smargiassi (già nostro Ospite il 27 marzo 2013) sui Festival Fotografici: «Frequento i Festival quando posso, con piacere e interesse. Ci incontro fotografi, colleghi giornalisti, critici, ne conosco di nuovi, nascono idee e progetti che non nascerebbero così su Facebook. A volte mi sembra di frequentare un gradevole caffè pieno di amici, e intuisco una certa autoreferenzialità. Ma uno spazio fisico di incontri è sempre meglio del vuoto. […] Non vedo in quale altro modo i fotografi e gli appassionati potrebbero incontrare davvero (e non leggere su uno schermo luminoso), gli autori, i critici, gli studiosi che hanno conosciuto sui libri. Facebook non basta per creare una comunità di scambi. I Festival di Fotografia servono ancora.» (testo di Michele Smargiassi tratto dal Blog “Fotocrazia – Evoluzioni e rivoluzioni nel futuro, nel presente e nel passato del fotografico” di lunedì 26 settembre 2011). I Festival sono, dunque, eventi stimolanti, fatti di attività espositive, di letture portfolio, di conversazioni con esperti e con grandi autori, di workshop, di conferenze, e di tanto altro ancora; ma sono anche opportunità d’incontro, occasioni di conversazione, momenti di crescita.
Il «15° TriestePhotoFestival», ancora una volta, ha portato a Trieste Personaggi di grande spessore, Personaggi del calibro di Vasco Ascolini, di Massimo Agus, Orietta Bay, Silvano Bicocchi, Alessandra Capodacqua, Manuela Cigliutti, Angelo Ferrillo, Enrico Genovesi e Chiara Spat, e il Pubblico ha apprezzato, con una partecipazione nutrita e convinta, il ricco programma proposto.
È stata (anche per quanti si sono impegnati nell’organizzazione) una festa, una grande e bella festa, pianificata in modo che tutti avessero la possibilità di viverla intensamente e di sentirsi parte attiva dell’avvenimento, in un clima sereno ma ricco di suggestioni.
Fulvio MERLAK
40° Anniversario del Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä
Domenica 7 maggio 2017
Fulvio MERLAK apre il 40° Anniversario del Circolo Fotografico!
In apertura, musica dal vivo con il duo “Loretta & Corrado”
Pubblico numeroso quest’oggi!
In sala sono presenti anche Lorenzo ZOPPOLATO, Francesco COMELLO, Giancarlo RUPOLO, Nazzareno BERTON, Sergio CARLESSO, Orietta BAY, Nilla e Silvano BICOCCHI… e un attento cagnolino!
Fulvio MERLAK presenta la mostra di Lorenzo ZOPPOLATO dal titolo “Le cronache immaginarie del domatore di cavalli“.
Letture portfolio “Face to Face”: Orietta BAY e Silvano BICOCCHI hanno letto le opere di Giancarlo RUPOLO, Marino PORFIRI e Silvia MARTELLANI.
Presentazione della mostra con proiezioni di Francesco COMELLO dal titolo “L’isola della salvezza“, opera che si è aggiudicata il terzo premio Daily Life Stories del World Press Photo 2017.
Momento aperitivo!
Continua la lettura di portfolio “Face to Face”, alla quale si aggiunge Tullio FRAGIACOMO, con le opere di Nazzareno BERTON, Giulio BONIVENTO, Gianfranco CREVATIN, Ernesto PETRONIO e Alessandro ROSANI.
Conversazione con Manfredo MANFROI.
Intervento musicale di Elia MARCHESICH, il più giovane socio del Circolo.
Conversazione con Mario SILLANI DJERRAHIAN con proiezione dei suoi lavori e di Monika BULAJ con la presentazione delle sue opere.
Cena celebrativa finale preparata da Scilla e Diana!
Foto di Marinella ZONTA:
«Una serata con Davide Del Degan, regista triestino»
Delde è in primo luogo un bravo ragazzo. I genitori gli hanno insegnato che “prima si studia e poi eventualmente si rincorrono i sogni…”. Così Davide ha finito la scuola e l’università. Poi ha appeso al chiodo diploma e laurea e si è dedicato alla sua passione, la regia.
Ha iniziato come cameraman e montatore, è passato poi a ruoli di assistente alla regia e assistente di produzione per diverse produzioni cinematografiche. Dal 2000 ha studiato al Drama Acting Center a Ljubljana e ha partecipato a diversi workshop internazionali a Roma, Milano e Zagabria. Dal 2002 ha iniziato la collaborazione con molte produzioni e agenzie come regista di documentari, cortometraggi, spot e produzioni teatrali. È autore dei cortometraggi: “Favola zingara”(2009), “Il prigioniero”(2007), “Interno 9”(2004), “Habibi” (2011). “Habibi” ha ricevuto il premio della critica cinematografica Nastro d’argento 2011 a Taormina come miglior cortometraggio assoluto. Con “Interno 9” ha vinto il premio della stampa straniera Golden Globe e la nomination al David di Donatello come miglior cortometraggio.
Da anni un suo spettacolo allieta le nostre estati e il periodo natalizio. È regista infatti di “Un caffè dal barone”, spettacolo incentrato sulla figura e la vita del barone Revoltella, raccontata attraverso il dialogo tra il protagonista e un caro amico. Si svolge in una scenografia di grande suggestione, attraverso le sale del suo palazzo. Lo spettacolo questa estate ha tagliato il traguardo degli 8.000 spettatori.
Tiene, per “I mestieri del cinema”, workshop di regia organizzati dalla Cappella Underground e promossi assieme alla Friuli Venezia Giulia Film Commission.
Ad oggi il suo maggior successo è “L’ultima spiaggia”, documentario girato con Thanos Anastopoulos interamente a Trieste, che ha rappresentato l’Italia al 69° Festival di Cannes, Selezione Ufficiale, Special Screenings. C’è voluto un anno di riprese, la pazienza del dialogo e dell’incontro per consentire a Davide e Thanos di entrare a contatto con i frequentatori del Pedocin, parlarci, comprendersi reciprocamente, per poi raccontare e farsi raccontare un microcosmo che solo nella sua e nostra città può esistere.
Ma sentiremo ancora molto parlare di Davide Del Degan e questo gli auguriamo.
Marinella ZONTA
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